"Forse ho preso dentro qualcosa". Invece non era "qualcosa", era qualcuno. Anzi, era Boukare. L’automobilista di 35 anni di Barzanò, che l’altra mattina all’alba delle 5, al volante della sua Vw Polo, ha travolto e lasciato agonizzante sul ciglio della ex Statale 36 a Olginate il trentanovenne del Burkina Faso di Garlate Boukare Guebre, morto poche ore dopo in ospedale a Lecco, si sarebbe accorta di aver urtato qualcosa o qualcuno. Si sarebbe anche fermata e lo avrebbe pure raccontato a un altro passante, un giovane ivoriano che abita in paese che si è offerta di aiutarla dopo averla vista ferma in mezzo alla strada.
È stato quest’ultimo a scorgere Boukare esanime in mezzo all’erba della banchina e chiamare i soccorritori, mentre la pirata della strada ha rimesso in moto l’auto ed è ripartita verso casa, senza sincerarsi di quanto realmente accaduto. Prima che sparisse però lo straniero è riuscito a fotografare la targa della sua auto. Grazie allo scatto e alle immagini riprese dalle numerose telecamere installate in tutta la zona, i carabinieri sono riusciti a identificarla e rintracciarla. Non avrebbe spiegato il motivo della fuga, si sarebbe solo giustificata che era buio, di non aver visto Boukare e di non pensare nemmeno di aver urtato qualcuno, ma qualcosa appunto, cioè la sua bicicletta.
Se sia andata come sostiene lei, oppure se sia scappata perché spaventata o sotto choc o se fosse pienamente consapevole della gravità della situazione, lo stabiliranno eventualmente gli investigatori e gli inquirenti. La trentacinquenne infatti risulta indagata a piede libero per omicidio stradale, perché non ci sarebbero stati gli estremi per arrestarla. I successivi esami del sangue a cui è stata sottoposta avrebbero escluso che guidasse ubriaca o sotto l’effetto di sostanze proibite, ma sono stati svolti a distanza di tempo. Le è stata sospesa la patente e sequestrata l’auto.
"Un episodio gravissimo – commenta Guengane Soumalia, presidente dell’Associazione dei burkinabè in provincia di Lecco –. Magari Boukare si sarebbe potuto salvare se chi lo ha investito si fosse fermata a soccorrerlo". La salma di Boukare verrà sottoposta ad autopsia, poi il feretro verrò rimpatriato nel suo Paese d’origine: a pagare le spese ci penseranno i connazionali e i suoi amici.