Non una, ma due frane ormai cinque mesi fa hanno travolto l’alzaia lungo l’Adda, a ridosso del Naviglio progettato da Leonardo da Vinci. Mancano però i soldi per ripristinare il passaggio e rimettere in sicurezza la zona, o comunque da Regione Lombardia non intendono stanziarli. A pagare devono essere i consorziati del Consorzio Est Ticino Villoresi che gestiscono la rete dei canali dell’Adda. Uno dei percorsi ciclopedonali più suggestivi a ridosso del fiume resta così impraticabile, mentre lo Stallazzo, unico punto di ristoro e presidio della zona gestito da lavoratori di una cooperativa sociale, rimane praticamente isolato. A chiedere conto sulla situazione e ricevere una risposta “inaccettabile“ dall’assessore lombardo a Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente è stato il consigliere regionale Massimo Vizzardi di Azione. "In Regione si dimenticano dell’importanza nevralgica della ciclovia dell’Adda - replica Eleonora Lavelli, segretario provinciale di Azione -. "Puntiamo ad attirare turisti sul nostro territorio, eppure non interveniamo per il ripristino di uno dei nodi strategici, lasciando scollegato il percorso ciclopedonale, tra le provincie di Milano, Monza e Lecco".
"La chiusura della cooperativa Solleva sarà inevitabile, con il risultato di lasciare l’intero territorio abbandonato a sé stesso – avverte inoltre Luigi Gasparini presidente della coop di volontari e persone fragili che gestiscono lo Stallazzo -. Si distrugge in breve ciò che è stato costruito pazientemente in lunghi anni". Cioè l’accesso allo Stallazzo, ma anche al santuario della Rocchetta e ai relativo scavi archeologici, il Museo della Conca madre e alla chiesina dell’Addolorata. Proprio per questo lui non intende arrendersi e si appella a chiunque possa dargli una mano: "Assicuro gli amici che mi batterò fino all’ultimo, perché la prospettiva descritta non diventi realtà; non rinuncerò a mettere a nudo le negligenze. Faccio appello al mondo del volontariato culturale e sociale perché si possa realizzare insieme una cordata solida ed efficace".
Daniele De Salvo