REDAZIONE LECCO

L’arcivescovo Delpini ringrazia le penne nere al Pian delle Betulle

L'arcivescovo di Milano elogia gli alpini per la consacrazione della Tenda dell'Anima a Margno, costruita in memoria dei reduci del Battaglione Morbegno. Monsignor Delpini ringrazia per il loro impegno nel volontariato.

L'arcivescovo di Milano elogia gli alpini per la consacrazione della Tenda dell'Anima a Margno, costruita in memoria dei reduci del Battaglione Morbegno. Monsignor Delpini ringrazia per il loro impegno nel volontariato.

L'arcivescovo di Milano elogia gli alpini per la consacrazione della Tenda dell'Anima a Margno, costruita in memoria dei reduci del Battaglione Morbegno. Monsignor Delpini ringrazia per il loro impegno nel volontariato.

"Alpini grati e fieri del dono di Dio, la vita, anche nell’eroismo di morire per gli altri". Sono le parole di affetto, stima e ringraziamento dell’arcivescovo di Milano agli alpini, durante le celebrazioni per il 65esimo anniversario della consacrazione della Tenda dell’Anima al Pian delle Betulle a Margno. È la chiesetta degli alpini, costruita da alcuni reduci del Battaglione Morbegno sopravvissuti alla campagna di Albania per onorare un voto fatto nel 1941. Il luogo di culto, che assomiglia ad una tenda, come quelle da campo degli alpini appunto, è stato ristrutturato e portato a termine di recente, completando quanto disegnato e progettato.

Al suo interno vengono ogni anno murate nel cemento delle marmette con inciso i nomi di tanti reduci morbegnini scomparsi, per onorarne il ricordo. Alla ricorrenza, organizzata dagli alpini dell’Ana di Lecco guidati dal presidente Emiliano Invernizzi, hanno partecipato penne di molti gruppo di tutta la Lombardia, insieme ai militari del 5° Alpini del battaglione Morbegno, Brigata Julia, del colonnello Giulio Monti. Con loro pure diversi sindaci ed esponenti istituzionali. L’ospite d’onore è stato invece monsignor Mario Delpini, nell’omelia ha ringraziato le penne nere per le loro attività di volontariato e aiuto verso i più deboli. D.D.S.