Se Atene piange, Sparta non ride. La maggior parte delle pazienti del reparto di Ostetricia dell’ospedale di Merate dirottate al più grande e attrezzato Alessandro Manzoni di Lecco perché ritenute a rischio, a Lecco non ci sono mai arrivate. Hanno preferito rivolgersi altrove: Vimercate, Desio, Carate Brianza ma non Lecco, se non una minima percentuale, con il risultato che se la cicogna non fa più tappa al San Leopoldo Mandic, i parti non aumentano in maniera proporzionale neppure a Lecco. L’Asst di Lecco quindi senza Merate perde attività e attrattività a vantaggio delle confinanti Asst e soprattutto a svantaggio delle donne, spinte a migrare fuori provincia. Che i numeri delle nascite alla fine non tornino, lo ha ammesso anche Roberto Bellù, direttore del dipartimento Materno infantile dell’Asst di Lecco, che ieri ha presentato la nuova primaria facente funzione della Ginecologia del Mandic, che prende temporaneamente il posto dell’ex primario Gregorio Del Boca, migrato in una clinica privata con il suo aiuto Anna Biffi perché a Merate non sarebbero stati messi nelle condizioni di lavorare al meglio delle loro possibilità di ginecologi di fama internazionale.
La nuova primaria è Tizia Dell’Anna, 47 anni, dal 2017 in Asst di Lecco, dove è responsabile dell’Unità operativa semplice di Chirurgia ginecologia e oncologica e di Chirurgia ginecologica robotica, pure lei molto apprezzata da colleghi e pazienti. "Sono sostenitrice del lavoro di squadra – spiega – Consapevole della complessità del lavoro da svolgere, rimango fiduciosa negli esiti del nostro operato". Il mandato, riportare la cicogna al Mandic, dove quest’anno è passata solo 250 volte.
D.D.S.