DANIELE DE SALVO
Cronaca

Le ferite della storia. L’omaggio di Lecco: "Guerre e deportati. Valsassina dilaniata"

Barzio, 16 medaglie d’onore agli eredi di chi è stato internato nei lager. Il prefetto: il territorio ha pagato più di altri il prezzo di questo orrore. Alla cerimonia il presidente delle Comunità montana e i vertici di Anpi.

La cerimonia di consegna delle onorificenze in Valsassina

La cerimonia di consegna delle onorificenze in Valsassina

BARZIO (Lecco)

Barzio, non un luogo qualsiasi per celebrare la Giornata della memoria in occasione dell’80esimo anniversario del campo di concentramento di Auschwitz e per consegnare le Medaglie d’onore in ricordo quanti sono stato internati nei lager, alcuni mai più tornati a casa. Non c’è praticamente famiglia che non abbia avuto partigiani, internati, oppositori dei nazifascisti e non c’è paese dove non ci sia un cippo che indichi eccidi ed esecuzioni sommarie da parte di SS e miliziani delle Brigate nere. A Ballabio, alle porte della Valsassina, ha trovato rifugio pure Liliana Segre. "La Valsassina è stato il territorio lecchese che più di altri ha patito la guerra e i rastrellamenti", conferma il prefetto di Lecco Sergio Pomponio, che ieri pomeriggio, a Barzio, ha consegnato 16 medaglie d’onore agli eredi di altrettanti internati lecchesi: Mario Acerboni e Carlo Beri di Casargo, Enrico Arrigoni di Bellano, Guido Artusi di Introbio, Carlo Barindelli di Esino Lario, Pacifico Baruffini, Luciano Ciresa e Angelo e Carlo Mascheri di Cortenova, Achille Bellani di Casatenovo, Felice Capinni di Valmadrera, Antonio Dajielli di Gallarate i cui figli abitano a Bellano, Biagio Fazzini di Premana, Ambrogio Galbiati di Pasturo, Felice Locatelli di Ballabio e Alberto Navetti di Como la cui figlia vive a Colico. Altre tre Medaglie d’onore ad altrettani lecchesi sono state consegnate fuori provincia:a Eugenio Butti, Giovanni Cesana e Giovanno Ronchetti di Valmadrera. A far gli onori di casa il presidente della Comunità montana di Valssassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera Fabio Canepari, insieme al presidente dell’Anpi della Valsassina Angelo Pavoni e al vicepresidente dell’Anpi della Valsassina Augusto Giuseppe Amanti. Alla cerimonia hanno preso parte i massimi esponenti istituzionali della provincia, i sindaci e i vertici delle forze dell’ordine. Diverse le iniziative anche nel resto del territorio: a Merate alle medie del Comprensivo statale sono state lette riflessioni e lettere; a Cernusco l’inaugurazione di un cippo per i fratelli partigiani Angelo e Ferruccio Valagussa che lì sono nati; a Lecco sabato la posa di tre pietre d’inciampo.