
Tornano ad assumere le imprese lecchesi che nel secondo trimestre dell’anno occuperanno 5.350 persone, una novantina in più rispetto al primo trimestre dell’anno.
Dal punto di vista dell’occupazione Lecco batte Como, sull’altro ramo del Lario infatti i nuovi posti di lavoro saranno 9.050, di più in valore assoluto ma in calo di 940 posti rispetto al primo trimestre dell’anno. Così se Como segna un calo delle assunzioni (-9,4%) a Lecco il dato è positivo (+1,7%).
A guidare la classifica delle province lombarde che hanno assunto di più nel secondo trimestre dell’anno c’è Sondrio, che registra un aumento del 48,7% a fronte di 3.450 nuovi occupati, in questo caso però a pesare è stato il blocco delle assunzioni durante l’inverno per la chiusura di impianti e alberghi. Sul Lario la percentuale più alta di nuovi occupati si registra nel comparto industriale, che da solo concentra il 44,9% delle assunzioni.
Tra i settori che in queste settimane offrono più possibilità di lavoro ci sono le costruzioni, con 1.590 assunzioni.
Nel terziario sono previsti altri 7.940 ingressi, in leggero calo rispetto al primo trimestre del 2021: 4.490 posti nei servizi, 2.150 nel commercio e 1.300 nel turismo.
Nel mese di aprile 2021, sulle 4.430 assunzioni programmate dalle imprese lariane, la quota con contratto a tempo indeterminato risulta in calo rispetto a gennaio (35% contro 40,6%) e risulta inferiore alla media regionale (37%), ma superiore a quella nazionale (33%). Lecco scende dal 42% di gennaio al 35% di aprile 2021, Como dal 40% al 35%.
A Lecco, i comparti con la più alta quota di assunzioni a tempo indeterminato sono il manifatturiero e i servizi alle imprese, anche se entrambi con valori in calo rispetto a gennaio: dal 51% al 50% il manifatturiero e dal 47% al 36% i servizi alle imprese.
Tuttavia, in quest’ultimo comparto, continuano a prevalere i contratti a tempo determinato. Questa forma è particolarmente utilizzata nel settore del turismo e in quello dei servizi alle persone.
Per il primo, ad aprile, la quota delle assunzioni a tempo determinato sul totale è dell’83%, in aumento rispetto al 65% di gennaio, mentre nel secondo passa dal 65% al 76%.
Roberto Canali