Lecco, 24 aprile 2024 - “Ehi scusa, che ore sono?”. Ma non volevano conoscere l'ora, volevano i suoi soldi. Uno studente di 16 anni appena uscito da scuola è stato picchiato da altre sei o sette ragazzini in branco a Lecco. Gli hanno rubato 70 euro in contanti: era la mancia del nonno per il suo compleanno. Hanno cercato pure di strappargli di tasca il cellulare, ma è riuscito ad opporsi. E' successo martedì, in pieno giorno in zona residenziale.
La rapina
Il 16enne se ne stava camminando per proprio conto per tornare a casa finite le lezioni. Era in una strada non lontano dal centro commerciale Le Meridiane. Prima lo hanno affiancato in due, più o meno della sua stessa età, verosimilmente stranieri, con il pretesto di chiedergli l'ora. Ha intuito che qualcosa non quadrava e ha provato ad accelerare il passo per scappare, ma sono arrivati altri quattro o cinque adolescenti, che lo hanno circondato e spinto a terra con uno sgambetto. Una volta a terra hanno infierito su di lui con calci e pugni. Gli hanno rubato il portafogli in cui aveva 70 euro, il regalo del nonno per il compleanno.
I soccorsi
I baby delinquenti, che il 16enne non ha idea di chi possano essere perché non li conosce né li aveva mai addocchiati prima, miravano pure al suo smartphone, che la loro vittima di turno aveva in tasca, nel giubbino. Hanno cercato di strapparglielpo a forza, ma fortunatamente sono arrivate alcune professoresse a piedi e sono passati alcuni automobiliosti: hanno così preferito battere in ritirata e dileguarsi. Il 16enne è stato soccorso dai sanitari di Areu che lo hanno accompagnato in ospedale: la diagnosi è stata di ferite lacerocontuse, la prognosi di 4 giorni. Sul posto sono intervenuti pure i poliziotti di pattuglia della Volanti.
"Ci vuole l'esercito"
“Al contrario di chi ancora crede che non sia necessario l’intervento e l’impiego dei militari dell'esercito, io reputo inaccettabile che una madre o un padre debbano aver paura che i propri figli vengano malmenati per poche decine di euro all’uscita di scuola – denuncia il consigliere regionale lecchese di Fratelli d'Italia Giacomo Zamperini -. Quanto ancora dovremo assistere a queste scene? I cittadini sono ormai esasperati e spaventati. L’errore da non fare è minimizzare il problema o, peggio ancora, confondere il disagio giovanile con la delinquenza”. Solo 2 settimane fa un episodio analogo si è verificato vicino alla stazione e prima ancora davanti ad un istituto scolastico.