ANGELO PANZERI
Cronaca

Gli artigiani lecchesi chiedono di ridurre fisco e burocrazia

L'associazione presieduta da Daniele Riva ha premiato le aziende più longeve

Il presidente Daniele Riva con gli associati premiati

 Lecco, 23 novembre 2018 - Fisco e burocrazia. Gli artigiani lecchesi alzano il tiro e chiedono un “cambiamento” di rotta al governo. «I dati sia livello locale che nazionale - spiega Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco - sono positivi, anche se in alcuni comparti sono già stati avvertiti segnali di stagnazione, quindi serve un sostegno concreto su fisco e lavoro». Dai dati di Confartigianato Lecco è al 10° posto in Italia per produttività delle imprese, quinta nella classifica nazionale e prima in Lombardia per il recupero dei livelli occupazioni pre-crisi e sempre prima per peso dell’artigianato sul tessuto imprenditoriale compressivo. Inoltre l’export vola: 4 miliardi e 443 milioni di euro di vendite nell’ultimo anno.

Le imprese artigiane cosa chiedono? «Siamo in un momento di cambiamento – sostiene Daniele Riva – quindi chiediamo una diminuzione della pressione fiscale, minor burocrazia e sostegno a chi effettivamente produce». È su queste tre leve - secondo il numero uno di Confartigianato Lecco - che si deve premere con forza perché le nostre aziende possano affermare e potenziare ancora di più il proprio ruolo chiave nel tessuto economico locale, nazionale ed internazionale. «Non serve una rivoluzione che sconvolga gli equilibri ottenuti finora – prosegue il presidente degli artigiani lecchesi – I punti fermi sono coraggio, intuizione, lungimiranza, dialogo e mano ferma». All’assemblea erano presenti ai rappresentanti del mondo economico lecchese, degli ordini professionali e delle istituzioni locali, anche un’esponente del Governo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l’onorevole Guido Guidesi e il segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli che ha rimarcato il legame tra il territorio lecchese e quello nazionale.