DANIELE DE SALVO
Cronaca

La Lecco del futuro si pensa e si disegna alla ex Piccola: “Creiamo un eco-quartiere che contribuisca alla mitigazione del clima”

Dalla storia industriale all’innovazione: l’ex scalo merci ferroviario diventerà il quindicesimo rione e anche un vero urban-center

L’area della Piccola velocità, ex scalo merci ferroviario cittadino che diventerà il quindicesimo rione di Lecco con un occhio al verde contro l’inquinamento

L’area della Piccola velocità, ex scalo merci ferroviario cittadino che diventerà il quindicesimo rione di Lecco con un occhio al verde contro l’inquinamento

Lecco, 22 settembre 2024 – La Lecco del futuro non si sogna e non si progetta più a tavolino, con un tecnigrafo o al computer, né nelle stanze dei palazzi del potere o durante lunghe e noiose discussioni tra politici. La Lecco che verrà si immagina davanti ad una tazzina di caffè e durante quattro chiacchiere in libertà, oppure durante una passeggiata all’aria aperta. 

È il metodo, innovativo, scelto dal sindaco Mauro Gattinoni, “per coinvolgere i cittadini e insieme a loro condividere idee, suggestioni, desideri per la migliore Lecco del domani” e provare a trasformarli in realtà. Per l’area della Piccola velocità, l’ex scalo merci ferroviario che diventerà il quindicesimo rione di Lecco, anche un vero e proprio urban center, è già stato proposto un cosiddetto world café, una chiacchierata informale come a un bar appunto, insieme ad amministratori locali, tecnici e professionisti dell’urbanistica. Diverse le proposte emerse: la Piccola dovrà essere un luogo di aggregazione, studio e lavoro per i più; una location per eventi, esibizioni, esposizioni, cinema all’aperto; uno spazio multifunzionale; centro di ricerca; polo per start-up.

“Uno spazio accessibile a tutti e inclusivo”

“Gli spazi esistenti, quelli in fase di riqualificazione e quelli in futuro oggetto di rigenerazione urbana dell’area della Piccola dovrebbero esprimere un principio di democraticità dello spazio pubblico – è la sintesi emersa –. Accessibile, inclusivo, per tutti e di tutti”. Poi ci sono gli spazi verdi: “La funzione del verde è fondamentale. Questo spazio può trasformarsi in un ecosistema rigenerativo, capace di portare benefici sia agli abitanti che alla natura. L’idea è quella di creare un eco-quartiere che contribuisca alla mitigazione del clima, fornisca habitat per animali e uccelli, e allevi il calore durante le estati”. Iniziativa analoga a quella per la Piccola, è in programma pure a inizio ottobre per la valle del Gerenzone, con una passeggiata al posto di un caffè. “Questo laboratorio si concentrerà sul possibile impegno degli spazi di archeologia industriale e sulle necessarie connessioni verdi, come prati e sentieri, e blu, come il fiume, fiumicelle, derivazioni, acquedotti e lavatoi, che caratterizzano una delle parti più caratteristiche della nostra città”, spiega il sindaco.