
di Daniele De Salvo
I servizi sociali sono e continueranno ad essere garantiti e tutti gli 84 dipendenti pubblici verranno tutelati, mentre i creditori riceveranno ciò che spetta loro. I sindaci brianzoli sono intenzionati a sanare i conti di Retesalute e salvare l’azienda speciale per la gestione dei servizi alla persona in 26 paesi di Meratese, Casatese e Oggionese ora sull’orlo della bancarotta con 4 milioni di euro di buco in bilancio. I servizi sociali, anche in caso di liquidazione, rimarranno in ogni modo in mani pubbliche. "Come sindaci dei Comuni soci di Retesalute stiamo esplorando tutte le possibili strade per risolvere la grave situazione debitoria e mettere in sicurezza la gestione e l’erogazione dei servizi sociali del nostro territorio – spiegano tutti insieme il presidente dei primi cittadini dell’ambito meratese Filippo Galbiati di Casatenovo, il presidente dei sindaci di Retesalute Massimo Panzeri di Merate, della Conferenza permanente dei sindaci del Meratese Daniele Villa di Robbiate e della Conferenza dei sindaci del Casatese Davide Maggioni di Sirtori -. È indispensabile proseguire nella gestione associata, che garantisce un’ampiezza e qualità di prestazioni che non potrebbe essere ottenuta singolarmente. La nostra scelta è di continuare a garantire il pieno controllo pubblico nella gestione dei servizi sociali". © RIPRODUZIONE RISERVATA