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Lecco, la primavera d'inverno: è il gennaio più caldo di sempre

Le temperature sono superiori alle medie stagionali

Il Resegone imbiancato

Lecco, 29 gennaio 2018 – La primavera a gennaio sulle sponde del Lario. Il mese di gennaio 2018 è uno dei più caldi di sempre in provincia di Lecco e pare destinato ad entrare negli annali della meteorologia, con temperature più simile a quelle primaverili che da inverno. Secondo un'analisi degli esperti di Coldiretti, la media delle temperature minime è più alta di quasi due gradi e mezzo rispetto a quella stagionale, mentre la media delle minime è superiore di 3,7°. Sull'altra sponda del lago, a Como, la situazione è più o meno la stessa, sebbene con le minime superiori di 1° e le massime di 2,1°. Questa mattina in Brianza, a Santa Maria Hoè sono stati sfiorati i 13 gradi. La colonnina di mercurio ha superato i 12° anche in quota, ad esempio sul Monte Cornizzolo, a oltre 1.100 metri d'altezza.

“Con queste temperature il vero rischio è di imbattersi in improvvisi e drastici cali di temperatura sulle piante in fiore con effetti disastrosi sulla raccolta dei frutti primaverile ed estiva”, avvertono da Coldiretti. E ancora: “Non si tratta però di un caso isolato ma siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull'agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro. Si moltiplicano gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d'acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche nevicate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l'anno e lungo tutta la Penisola”.

Il 2018 si è aperto insomma come si era chiuso il 2017, che è stato l'anno più caldo e uno dei meno piovosi, almeno dal 2006 in poi. La temperatura media nel 2017 è stata di 14,5 gradi centigradi e sono caduti appena 1.064,6 millimetri di pioggia, contro una media degli ultimi 11 anni di 1.398,6 millimetri. I dati sono quelli registrati dal meteofilo Giovanni Zardoni, 44 anni, ex vicesindaco di Cernusco Lombardone, responsabile delle Guardie ecologiche volontarie del Parco regionale di Montevecchia e appunto appassionato di meteo fin dalle medie, che gestisce una stazione meteo a Cernusco e collabora con il Centro meteorologico lombardo. “I fenomeni violenti e anomali in Brianza non sono mai mancati - spiega Giovanni Zardoni -. Rispetto al passato sembra tuttavia che a livello locale tali fenomeni siano sempre più frequenti. Pare di assistere a eventi simili a quelli provocati dai monsoni”.