Lecco, 12 dicembre 2024 – Meno reati, ma più paura. Per combattere la paura però i soldati dell’Esercito in strada e nelle piazze non servono. Parola del superpoliziotto Franco Gabrielli. L’ex capo della Polizia e sottosegretario di Stato alla Sicurezza di Mario Draghi, l’altra sera è salito in cattedra a Lecco: a invitarlo il consigliere regionale lecchese del Pd Gian Maria Fragomeli, con i democratici di Lecco e il sindaco Mauro Gattinoni, per parlare appunto di sicurezza, ma anche prevenzione e coesione sociale. “L’Esercito nelle città? Fumo negli occhi, propaganda”, l’opinione dell’esperto, in risposta alla domanda del primo cittadino, ma soprattutto per replicare a quanti, specialmente dal centrodestra, continuano a chiedere l’invio di militari nella città di Promessi sposi in seguito a ripetuti episodi di violenza, tra risse, aggressioni e rapine che stanno scatenando molto allarme, spesso vero e proprio panico.
Conferme
“Eppure i reati commessi a Lecco quest’anno sono diminuiti del 10% rispetto al 2023 – spiega il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Simona Piazza -. Sono diminuite le lesioni e sono diminuiti i danneggiamenti. Aumentano semmai del 4% i furti e crescono pure i reati contro il patrimonio. La nostra città inoltre è al 69^ posto della classica dei reati commessi nelle città italiane”.
Stanziamenti in calo
Dati e statistiche che, nonostante le innegabili criticità, non sono certamente allarmanti, anzi. “La sicurezza è un bene di tutti – prosegue l’ex capo della Polizia, che è stato pure direttore dei Servizi segreti italiani -. Non può essere un tema da campagna elettorale scomposta, è un argomento che richiede condivisione”. Già, in campagna elettorale, come quella ormai cominciata a Lecco in vista delle consultazioni amministrative del prossimo anno per confermare Gattinoni oppure scegliere il suo successore, sebbene al momento gli avversari non abbiamo ancora indicato possibili candidati alternativi. Oltre alla bocciatura dell’arrivo di soldati, poiché la sicurezza è materia che amministra il prefetto con il questore, dall’incontro è emerso pure che in Lombardia solo lo 0,012% del bilancio regionale è destinato alla sicurezza e che gli stanziamenti il prossimo anno diminuiranno ulteriormente.