
Una foto storica di Tartavalle Terme
Lecco, 5 febbraio 2019 – Pioggia di euro in Valsassina. I soldi arrivano proprio dall'acqua, non quella che piove dal cielo, ma quella che sgorga dalle fonti, dalle sorgenti e dagli impianti termali della zona che hanno fruttato quasi un milione di euro in concessioni di acque minerali e termali. I soldi disponibili sono per la precisione 801.891,93 euro destinati agli amministratori comunali e ai cittadini dei paesi sede di sorgenti e impianti di acque minerali, cioè Introbio, Pasturo, Primaluna e Taceno, ma anche che ricadono nel bacino di alimentazione delle fonti, ovvero Vendrogno, Parlasco, Cortenova, Barzio, Moggio, Casargo, Margno, Crandola Valsassina, Cassina Valsassina, Cremeno e Ballabio.
LA RIPARTIZIONE - I fondi devono essere necessariamente utilizzati per la realizzazione di progetti, interventi, studi o ricerche sovracomunali per tutelare e riqualificare i corpi idrici e le risorse idrominerali e termali, oppure per investimenti di compensazione ambientale, riassetto idrogeologico, manutenzione degli alvei dei fiumi, e di regimazione acque. Il 60% dei proventi, pari a 481.135,16 euro sono destinati a Introbio, Pasturo, Primaluna, Taceno: a seguito di un accordo il 50% della quota sarà ripartito in parti uguali, l'altra metà verrà suddivisa proporzionalmente in base ai litri di acqua minerale imbottigliata. Il restante 40% dei proventi delle concessioni, pari a 320.756,77 euro, è per la Comunità montana di Valsassina Valvarrone, Val d’Esino e Riviera a favore di tutti i 15 paesi del bacino di alimentazione Tali somme verranno assegnate dopo l’approvazione del rendiconto di gestione 2018 e del bilancio previsionale 2019/2021 di Villa Locatelli ed erogate in parte ad avvenuto affidamento dei lavori previsti dai vari progetti, in parte ad avvenuta realizzazione degli interventi.
LA CASA DEI COMUNI - “Ancora una volta - commentano il presidente della Provincia Claudio Usuelli e il consigliere delegato al Bilancio Giuseppe Scaccabarozzi – come Amministrazione provinciale abbiamo voluto esercitare il ruolo di ''Casa dei Comuni'', coinvolgendo i quattro Comuni interessati e definendo insieme a loro l’accordo. Inoltre abbiamo voluto coinvolgere anche la Comunità montana in quanto ente di prossimità del territorio per definire progetti concreti riguardanti, evitando la distribuzione a pioggia di queste risorse. Un ringraziamento particolare al Consigliere provinciale Antonio Pasquini, che ha collaborato attivamente per la definizione di questo accordo”.