
La chiesa dei santi Nazaro e Celso di Verderio
Verderio, 17 marzo 2015 - A sorteggio. A Verderio, dopo la fusione tra i due paesi, quello di Inferiore e quello di Superiore, per scegliere a quali santi votarsi hanno estratto a sorte. Alla fine sono stati scelti i martiri Nazaro e Celso, trucidati nel 304 a Milano per la loro fede, a cui è dedicata la chiesa di quello che era Verderio Inferiore, la cui ricorrenza si celebra il 28 luglio, prescelta come nuova data per la festa religiosa e civile delle due comunità diventate una.
La riffa è andata in scena durante l’ultima seduta di consiglio comunale, in un misto di ilarità, stupore e insieme sconcerto per l’anomala procedura. Il sindaco Alessandro Origo ha del resto spiegato che in alternativa, in mancanza di una normativa in materia, avrebbe dovuto convocare e stipendiare teologi e storici locali per istituire una apposita commissione i cui componenti si sarebbero dovuti assumere la responsabilità della scelta in base a uno studio culturale e storiografico, un procedimento troppo lungo, oneroso, eccessivamente burocratico e dall’esito comunque opinabile.
Meglio dunque affidarsi al fato, o piuttosto alla provvidenza. I fedeli della parrocchia che era di Verderio Superiore potranno comunque continuare a onorare i loro santi Giuseppe e Floriano il 4 maggio, come da calendario, senza però accampare il diritto al giorno di riposo. Il consigliere di minoranza Marco Benedetti, tra l’altro ex assessore provinciale alle Identità e Tradizioni, da sempre contrario all’unificazione dei due comuni sancita al terzo tentativo con un referendum nel dicembre 2013, si è tuttavia rifiutato anche solo di assistere all’estrazione che ha definito «una farsa» e ha abbandonato l’aula. «Pensavo di averle viste tutte, ma questa proprio mi mancava», ha sbottato. Passata la festa della fusione, gabbato dunque lo santo, anzi li santi.