DANIELE DE SALVO
Cronaca

L’ex cava bacino anti-alluvioni. Il Gambaione può tornare utile

Cassago Brianza, una proposta valutata in Regione. Interessa 30 ettari

Estraendo marna si è creata un’immensa voragine a cielo aperto di quasi 30 ettari, fonda 50 metri

Estraendo marna si è creata un’immensa voragine a cielo aperto di quasi 30 ettari, fonda 50 metri

Un’immensa voragine a cielo aperto di quasi 30 ettari, fonda una cinquantina di metri. È la miniera Gambaione tra Bulciago e Cassago Brianza, da dove, negli ultimi vent’anni sono estratti quasi 3 milioni 800mila metri cubi di marna. Potrebbe diventare una vasca di laminazione anti-piena per prevenire inondazioni e allagamenti in caso di piogge torrenziali, come ne capitano sempre più spesso.

Nei giorni scorsi, a Palazzo Pirelli, nella VI Commissione Ambiente, si è tenuta l’audizione sulla questione della miniera. L’ha chiesta e ottenuta il consigliere regionale democratico lecchese Gian Mario Fragomeli, che a Cassago è stato pure sidaco. La concessione rilasciata ai vertici della Holcim, che non sono più interessati al sito, scade a settembre. La miniera, che si presenta come una cava, dovrà essere bonificata e rinaturalizzata, come prevede una convenzione che però ormai è datata. "Considerato che sono passati vent’anni, le esigenze sono cambiate, come pure le sensibilità, dal punto di vista ambientale – spiega il dem -. Inoltre, esistono dei rischi di natura idrogeologica, perciò il recupero dell’area potrebbe essere più articolato di quanto previsto in convenzione".

All’audizione hanno partecipato tra gli altri i funzionari della Direzione generale Ambiente di Regione Lombardia, i rappresentanti di Holcim Spa e i sindaci di Cassago, Roberta Marabese e di Bulciago, Luca Cattaneo. "Abbiamo ottenuto da Regione Lombardia l’impegno ad accompagnare il processo di recupero ambientale e la fine della concessione mineraria - è il risultato raggiunto annunciato da Gian Mario Fragomeli – Anche insieme agli altri consiglieri regionali lecchesi, il sottosegretario Mauro Piazza e Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia abbiamo ascoltato le parti cercando di capire come studiare le soluzioni migliori".

I progetti originari di recupero ambientale indicano il riempimento della miniera con terra, rocce, ghiaia e la realizzazione di un parco urbano. Tra le possibile nuove alternative c’è ora però appunto quella di una vasca o di più vasche di laminazione anti-inondazione, che non escluderebbero comunque eventuali altri interventi.

Daniele De Salvo