Colico, 5 settembre 2017 - Un'ondata impressionante di materiale, legname e soprattutto alghe, ha invaso la grande spiaggia del Lido a Colico. «Non ho mai visto nulla del genere in trent’anni che sono qui», spiega Cesare Bassini, gestore del Lido. «Gran parte di questo materiale – aggiunge Bassini – si è mosso per il temporale dell’altro giorno, ma il grosso sono alghe che arrivano dal fiume Mera, dopo la frana si è creata questa situazione e nei giorni scorsi le alghe si sono staccate e sono state trasportate nel lago. C’è una puzza incredibile e per noi è un danno economico ingente perché la gente non viene logicamente in spiaggia. Per fortuna non è accaduto nel periodo di agosto ma adesso che c’è un po’ meno gente in giro, di sicuro però non è una bella pubblicità per il lago e per Colico».
Da parte sua il sindaco Monica Gilardi spiega che «questo è tutto materiale che scende dal Mera dopo la frana, rappresenta un evento eccezionale e imprevedibile. Abbiamo subito informato le due Province e l’Autorità di bacino e abbiamo chiesto un intervento. L’Autorità di bacino per tutta estate ha operato molto bene, la spiaggia è stata sempre tenuta pulita anche dall’associazione che ha avuto l’incarico. Però qui è una quantità enorme di materiale e serve un intervento urgente». Il presidente dell’Autorità Luigi Lusardi da parte sua non perde tempo: «Domani (questa mattina, ndr) faremo partire l’intervento d’urgenza anche se questi lavori non spetterebbero all’Autorità di bacino ma alle province che però non hanno risorse». Lusardi, garantendo un intervento rapido, aggiunge che «manderemo una lettera al prefetto in cui chiederà che sia lui a promuovere incontro urgente con Regione e Province perché non possiamo gestire tutto noi. Noi ci siamo e facciamo tanto ma abbiamo bisogno di aiuto anche noi perché stiamo facendo qualcosa di importante che altrimenti non verrebbe fatto da nessuno».
«Ci troviamo di fronte a una emergenza che non è piccola, se si fosse alzata la Breva sarebbe stato un problema ancora più grosso. Però non si può operare sull’emergenza. Sappiamo che queste problematiche, anche con le alghe, stanno diventando la norma, quindi dobbiamo metterci attorno a un tavolo e affrontare il problema in modo strutturale, prevedere quello che accadrà anche l’anno prossimo e quindi agire per avere risorse e mezzi necessari a non trovarci nei guai».