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Cronaca

Linee Lecco al capolinea: è decaduto anche il Cda

Dopo il presidente Frigerio ha presentato le dimissioni anche il consigliere Brini. A pesare sulla decisione i debiti e il ricorso presentato al Tar contro il Comune

Un autobus

Un autobus di Linee Lecco

Lecco – Nuovo passo indietro in Linee Lecco, dopo Mauro Frigerio anche il consigliere Massimo Brini ha annunciato le sue dimissioni, a partire dal primo di settembre, con il risultato di aver fatto decadere l’intero consiglio di amministrazione dell’azienda di trasporto. “Le vicende degli ultimi mesi hanno creato un progressivo disallineamento tra la proprietà di Linee Lecco e la gestione della società stessa da parte del consiglio di amministrazione - si legge nella lettera di dimissioni inviata da Brini - I prossimi mesi vedranno la necessità di concretizzare importanti passi, indispensabili per mantenere e migliorare l’equilibrio economico e finanziario dell’azienda. Mi riferisco, tra gli altri, alla finalizzazione della proposta per il rinnovo della gestione In house dei parcheggi, al tentativo di soluzione stragiudiziale del contenzioso relativo al fabbricato del parcheggio ‘La Piccola’, all’introduzione dei primi bus elettrici, alla proposta di rimodulazione delle linee del trasporto pubblico locale. E, più in generale, alla predisposizione di un piano industriale che permetta alla società di affrontare i prossimi anni nel migliore dei modi”.

Proprio su questi temi si è consumato lo scontro, nel corso degli ultimi mesi, tra il Comune, che è socio unico dell’azienda, e il Cda, alimentato anche dai debiti dell’azienda che hanno raggiunto i 3,5 milioni di euro e la decisione di impugnare di fronte al Tar della Lombardia l’istanza di demolizione della palazzina abusiva nell’area della Piccola. “Ritengo – prosegue Brini - mia responsabilità, nell’interesse primario della società, fare in modo che gli argomenti appena citati, vengano affrontati nel miglior clima possibile tra la società e la sua proprietà”. Con il suo passo indietro decade l’intero consiglio di amministrazione con la necessità per Palazzo Bovara di procedere al più presto a nuove nomine.