Lecco, 25 ottobre 2023 – I cormorani hanno invaso e colonizzato la Lombardia e continuano a moltiplicarsi. Erano 7mila l'anno scorso, quest'anno sono diventati 9.500, 2.500 e più del 35% in più. Si tratta di un censimento e di stime al ribasso. I cormorani sono concentrati soprattutto sul lago di Como, e in provincia di Bergamo, Brescia e Varese, dove ci sono fiumi e laghi in cui sguazzano le loro prede, cioè i pesci. Ne ingollano fino a 10 chili al mese ciascuno, più di mille tonnellate all'anno complessivamente tutti assieme. Per tenerli a bada secondo alcuni esperti bisognerebbe abbatterne almeno il 10%, invece i tecnici di Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ritengono sia sufficiente liquidarne 346.
Il presidente della Fipsas
“Siamo in presenza di una vera e propria invasione di uccelli ittiofagi, che ogni giorno cagionano un danno ittico ed economico notevole – denuncia Stefano Simonetti, consigliere provinciale lecchese e presidente della sezione provinciale della Fipsas, la Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquea - Apprendiamo, con stupore e sconcerto dal parere di competenza dei ricercatori di Ispra che ritengono adeguato l’abbattimento in Lombardia di soli 346 cormorani”. L'azione di contenimento inoltre è concentrata in sole cinque province: Como, Lecco, Varese, Bergamo e Brescia, con 35 capi nel Lago di Monate.
Le trote marmorate
Eppure i cormorani stanno provocando pure mattanze di trote marmorate nei torrenti, nell'Adda nel Lodigiano e in provincia di Cremona e nel Ticino, dove però i cormorani non si possono toccare. “Tutto ciò, oltre che un danno per la pesca sportiva, professionale, per la filiera enogastronomica e turistica è una atroce beffa – prosegue il presidente dei pescatori lecchesi -. La presenza ormai massiccia del cormorano su tutto il territorio regionale e sul Lario in particolare, ci impone di chiedere a tutti i rappresentanti in Regione un intervento urgente, affinché, sia posto un correttivo a tale decisione che appare errata, inadeguata, dannosa e potenzialmente illegittima”.