D.D.S.
Cronaca

Maltempo in Valsassina, una settimana dopo ancora 71 sfollati

I danni superano i 20 milioni di euro

Maltempo a Lecco

Primaluna (Lecco), 20 giugno 2019 - Gli sfollati di Primaluna sono tornati a casa. Non tutti però. A distanza di una settimana dall’ondata di maltempo che mercoledì scorso ha sommerso alcuni paesi dell’Alto Lario, della Valsassina e della Valvarrone, 71 dei 198 evacuati iniziali non possono ancora rientrare nelle proprie abitazioni che risultano inagibili.

Tutta colpa dei problemi causati dalla massa d’acqua che ha invaso l’area, soprattutto perché la rete fognaria non ha retto alla violenta e improvvisa piena del Molinara, del Fuss e del Noci, torrenti che hanno rotto gli argini contemporaneamente. Per molti di coloro che hanno dovuto scappare, attualmente ospiti da familiari o al Centro di formazione professionale provinciale di Casargo, probabilmente già domani potrebbe essere revocata l’ordinanza di sgombero, mentre per altri ci potrebbero volere anche mesi, o perché gli edifici in cui abitano rischiano di crollare o perché non arriva nemmeno l’acqua, che è poca in tutto il paese e non è nemmeno potabile. Sebbene nel piccolo centro valsassinese la situazione stia tornando lentamente alla normalità, l’emergenza è dunque tutt’altro che cessata.

«Dobbiamo terminare gli interventi di messa in sicurezza a monte e permangono alcune situazioni critiche lungo i torrenti – spiega e avverte il sindaco Mauro Artusi –. In alcuni punti, in particolare, non so come si potrà intervenire e trasportare il materiale necessario da rimuovere, ma dobbiamo fare in fretta, prima di un altro nubifragio che presto o tardi arriverà». I danni nell’area della provincia di Lecco sono ingenti, superano i 20 milioni di euro, almeno a quanto risulta da una prima, sommaria conta: solo a Primaluna sono stimati tra i 9 e i 10 milioni, a cui si aggiungono altri 7 milioni di danni a Premana, dove una dozzina di alpeggi restano isolati, e quasi altri 5 milioni e mezzo a Dervio, dove invece i segni dell’alluvione provocata dall’esondazione del Varrone sono stati cancellati a tempo di record.