Calolziocorte (Lecco) – Mamma Piera compie 100 anni. È la mamma di centinaia di calolziesi. Di figli suoi in realtà ne ha tre: Cinzia, Giampaolo e Simonetta. Ha però aiutato a nascere e crescere centinaia di bambini a Calolziocorte, a Carenno, in tutta la Valle San Martino. Pierina Lazzarini, Piera per tutti, nata il 7 dicembre 1924 a Borgo di Terzo, in Val Cavallina, nella Bergamasca, è stata per più di un quarto di secolo la levatrice, a Carenno prima e Calolziocorte poi. “Mi chiamo Piera dal mio papà Piero, che purtroppo non ho mai conosciuto perché è morto in Francia dove lavorava prima che io nascessi”, racconta. Il papà per lei è sempre stato Francesco, Ceco il taglialegna, con cui si è risposata la mamma Gina. Il suo sogno da ragazza era diventare ostetrica e “far nascere i bambini”, sogno che ha realizzato in piena guerra a Milano: “Anni difficili, per il conflitto, la lontananza da casa, il freddo dell’appartamentino vicino alla Centrale dove abitavo, a volte la fame”.
Gli esordi da levatrice appunto a Carenno: “In quel periodo nacquero tantissimi bambini – ricorda Piera –. Spesso, anche di notte, salivo al Pertus o a Colle di Sogno. A piedi. Anni faticosi, certo, ma belli”. Nel frattempo Piera ha conosciuto Tarciso, bello, biondo, occhi azzurri, divenuto, il 4 ottobre 1952, suo marito. A metà degli anni ‘60 la nomina a Calolziocorte. Ora Piera, che è nonna e bisnonna, è in casa di riposo a Calolziocorte, all’istituto Madonna della Fiducia. “Credo di aver avuto una buona vita, al netto dei periodi più o meno difficoltosi che ciascuno di noi attraversa – dice –. Non sono mai stata una bigotta, ma la fede mi ha spesso sostenuta nei momenti difficili. Adesso, allo scoccare dei 100 anni, che mai avrei pensato di raggiungere, mi sorprendo a guardare verso il Pertus... la mente vola e mi perdo nei ricordi”. Un consiglio ai giovani? “Non siano egoisti”. E invece un sogno nel cassetto? “Guardare ancora una volta il mare”.