
Leo Callone, conosciuto come il “Caimano” del Lario
Mandello (Lecco), 29 agosto 2018 - Grande appuntamento venerdì a Mandello per la festa di Leo Callone e i suoi sessant’anni di nuoto agonistico. Al Lido, a partire dalle 18, si daranno appuntamento amici, uomini delle istituzioni e campioni del passato, soprattutto quelli della Canottieri Moto Guzzi: Giuseppe Mojoli (oro olimpico a Londra ’48), Romano Sgheiz e Ivo Stefanoni (oro a Melbourne ’56) e Carlo Gaddi. Ma non solo i big di casa. Vorranno esserci anche il paralimpico Fabio Triboli, la pluricampionessa di nuoto Carla Silva, oggi direttrice del Centro sportivo del Bione mentre Antonio Rossi ha giurato di far di tutto per essere della partita. Tutti a tributare il giusto riconoscimento alla carriera del Caimano del Lario cominciata il 3 agosto 1958 in una Traversata del lago, a Mandello.
«Avevo dodici anni - ricorda il nuotatore - e non potevo partecipare perché Esordiente B e il regolamento prevedeva che partecipassero dalla categoria Ragazzi in su. Allora intervenne Renato Corbetta, allora direttore sportivo della Moto Guzzi e sistemò tutto: se sono quello che sono, lo devo a lui». Per la cronaca Leo chiuse settimo «nonostante nei metri finali fossi incollato ai più forti: pagai l’inesperienza ma da quel giorno non mi sono più fermato».
Nella Canottieri Moto Guzzi ci era entrato nel 1955, l’anno in cui papà Ermanno, collaudatore proprio alla casa dell’Aquila, morì in un incidente motociclistico. Nel 2000 un’altra tragedia: l’unico figlio, Nicola, venne travolto da un’auto e Leo decise di smettere anche con il nuoto. Fu padre Mario Balbiani a convincerlo a trovare la forza di ricominciare. L’ultima gara nel luglio scorso, a Leggiuno, il paese natale di Gigi Riva dove il “Caimano” del Lario ha ricevuto la cittadinanza onoraria, un altro riconoscimento che si aggiunge a un palmares mostruoso in cui spiccano tra gli altri 19 titoli italiani in piscina e 18 in acque libere, una Ponza-Circeo, quattro Capri-Napoli e la traversata della Manica (1981), dove per anni ha detenuto il record italiano. Il 14 luglio 2013 Leo riesce a raggiungere il record del mondo di 100mila chilometri a nuoto, percorrendo parte della traversata da Onno a Mandello del Lario. Una vita piena di sfide entusiasmanti raccolte in “Leo Callone-Bracciate per la vita”, un libro che poi è diventato anche un film.