![Renato Milani è lo storico coordinatore provinciale di Telethon Il suo impegno nella raccolta fondi è iniziato nel 1990 Renato Milani è lo storico coordinatore provinciale di Telethon Il suo impegno nella raccolta fondi è iniziato nel 1990](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OTVjNzlkY2YtMTA1Yi00/0/maratona-telethon-nuovo-record-alla-ricerca-oltre-421mila-euro.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Renato Milani è lo storico coordinatore provinciale di Telethon Il suo impegno nella raccolta fondi è iniziato nel 1990
Se la solidarietà fosse una gara, i lecchesi sarebbero i vincitori e il cavalier Renato Milani e il commendatore Gerolamo Fontana i loro allenatori. Durante l’ultima maratona Telethon, i lecchesi hanno donato più di 420mila euro. È il nuovo record provinciale pro capite a livello nazionale, per il quarto anno consecutivo. "Grazie per un nuovo record di solidarietà in questa 33esima maratona con 421.300 euro raccolti – commentano Milani, coordinatore provinciale di Lecco per Telethon, e Fontana, presidente della sezione locale di Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare -. Un risultato straordinario, addirittura inaspettato. Cifre davvero senza precedenti grazie all’impegno e alla partecipazione di tutti i lecchesi". Renato, ex responsabile tecnico in pensione di 62 anni, corre la maratona Telethon fin dalla prima edizione del 1990. Gerolamo, 74 anni, è il papà di Telethon a Lecco, oltre che di Fabrizio, 40enne nato con la distrofia muscolare di Duchenne.
Con loro, in 33 anni, i lecchesi hanno complessivamente raccolto e donato quasi 6 milioni di euro per i ricercatori. Il segreto? "Un lavoro di squadra straordinario che ha coinvolto quasi 90 comuni, compresi i 14 bergamaschi a noi vicini non solo geograficamente, circa 70 aziende e 50 scuole, per un totale di oltre 10mila studenti con lezioni e incontri dedicati". Una speranza per il presente e per il futuro la partecipazione di così tanti giovani. "È a loro che affidiamo il compito di portare avanti i valori della solidarietà e dell’impegno collettivo". Daniele De Salvo