Centinaia e centinaia di migliaia di mascherine chirurgiche e Ffp2 stoccate durante la pandemia di Covid, sono scadute e restano inutilizzate e ammassate in scatoloni nei magazzini di ospedali, municipi, caserme ed enti di soccorso e pronto intervento in tutta Italia. Che farne? La risposta, all’apparenza semplice, ma in realtà geniale, la danno le ragazze e i ragazzi di 3^ A dell’istituto superiore statale Francesco Viganò di Merate: "Le sfilacciamo, ne otteniamo un tessuto che mischiamo con un’altra fibra e ne otteniamo un’imbottitura termica e idrorepellente". Potrebbe diventare il prodotto per indumenti tecnici del futuro, come giacche a vento, impermeabili, abbigliamento specialistico d’alta montagna. L’idea è valsa agli studenti meratesi la vittoria della 7ª Changemaker Competition, una gara a cui hanno partecipato 1.500 coetanei di scuole di tutta Italia. Con l’aiuto dell’architetto Francesca Coeli della società B Corp Open Building SB di Verona, che è stata la loro mentore per InventoLab, e con la loro professoressa Maria Grazia Rota, i 17enni hanno fondato una startup per lanciare la loro proposta, anzi una B startup, perché, sul modello delle B corp. Si chiama Second Chance. Oltre al tbt, tessuto non tessuto, derivato dal recupero delle mascherine, hanno sviluppato pure un piano di business, individuando i potenziali clienti. "Il progetto - si legge nella motivazioni della vittoria della challenge, che permette ai vincitori l’accesso diretto al colloquio finale di selezione per i programmi di accelerazione e pre-accelerazione di Bocconi for innovation B4i - sicuramente innovativo e si propone di risolvere un problema nato negli anni scorsi, ma che ancora oggi ha lasciato un’impronta. Il modello di business è infine interessante e ben approfondito". La sfida è stata organizzata con il patrocinio di Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e Comune di Milano, con il sostegno di Fondazione Cariplo, in partnership con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. "Il senso della Changemaker Competition è diffondere modelli di business rigenerativi, permettendo a ragazze e ragazzi di tutta Italia di conoscere nuove logiche economiche e aiutarli a diventare dei changemaker - aggiunge la founder di InVentoLab Giulia Detomati". Daniele De Salvo
CronacaMascherine, nuova vita. Da rifiuti diventano risorse