DANIELE DE SALVO
Cronaca

Merate, da solo con i ladri in casa: “Mi hanno rubato i ricordi”. A 87 anni si è ritrovato con due sconosciuti mascherati nell’appartamento

“Cosa avrei potuto fare alla mia età? Sono rimasto paralizzato. Mi hanno sfilato pure la collana d’oro che portavo al collo. Era di mia madre”

L'anziano si è visto entrare in casa due ladri incappucciati all'ora di pranzo

L'anziano si è visto entrare in casa due ladri incappucciati all'ora di pranzo

Merate (Lecco), 25 settembre 2024 – “Mi hanno portato via tutto, non mi è rimasto più niente. Mi hanno preso anche la catenina d’oro che indossavo: era l’unico ricordo di mia mamma”. E mentre gli portavano via tutto, pure l’unico regalo che gli era rimasto della madre, Felice non ha potuto altro che restare a guardare, senza quasi nemmeno rendersene conto, come se fosse un sogno. Invece è successo per davvero. Nei giorni scorsi all’ora di pranzo, due sconosciuti incappucciati sono entrati nella villetta di Felice, un pensionato di 87 anni che abita in centro a Merate. “Ero a tavola per mangiare e me li sono ritrovati in giro per casa – racconta lui -. Non so chi fossero, avevano il volto mascherato. Mi sembravano giovani”. In quel momento era solo, l’assistente domestica che lo aiuta era assente. I due estranei hanno passato in rassegna tutte le stanze, senza che Felice potesse nulla per opporsi.

Due estranei e una sola possibilità: non reagire

“Che avrei potuto fare? - domanda -. Loro era in due, io uno. Alla mia età poi mica sarei riuscito ad affrontarli. Inoltre mi sentivo come estraniato, quasi mi avessero ipnotizzato e narcotizzato”. Gli intrusi hanno arraffato tutto quello che potevano: soldi, parecchi soldi, gioielli, oggetti di valore facilmente trasportabili, monili in oro... “Mi hanno sfilato pure la collana d’oro che portavo al collo – prosegue Felice, ricordano quei momenti quasi surreali -. Io ero seduto e uno di loro me l’ha tolta. Me l’aveva regalata la mia povera mamma che non c’è più. Era l’unico ricordo tangibile che mi era rimasto di lei”.

I ladri, che non hanno proferito parola, una volta terminata la razzia se ne sono andati indisturbati. Quando si è ripreso da quello strano stato di torpore, forse dovuto anche al terrore, Felice ha potuto finalmente chiedere aiuto e successivamente sporgere denuncia. Probabilmente gli autori del colpo sono entrati nella villetta scavalcando il cancello carrabile del piccolo giardino e forzando la porta al piano terreno, per poi salire a quello superiore dove c’è l’appartamento dell’87enne, senza che nessuno dei residenti della zona o qualche passante si accorgesse di nulla, perché la zona teatro del furto, pur essendo centrale, rimane abbastanza defilata.