
Il virologo Fabrizio Pregliasco
Merate (Lecco), 7 maggio 2020 - Ad aprile all’istituto geriatrico e riabilitativo Giuseppina e Costantino Frisia di Merate sono morti 22 ospiti e 38 a marzo, per un totale di 60 decessi sui circa 200 degenti ancora ricoverati dall’inizio dell’emergenza sanitaria per la pandemia di coronavirus. A febbraio invece sono mancati 4 assistiti e altri 11 a gennaio. Nel primo quadrimestre 2020 sono quindi morti 75 ospiti sulle 353 persone che sono stati ricoverate dall’inizio dell’anno. Avevano un’età media di 88 anni.
Fino alla chiusura della rsa a familiari e visitatori per cercare di impedire infezioni di Covid-19 tra gli anziani è stato del 15%, che poi è esploso fino al 30% negli ultimi due mesi, per una una media complessiva del 20%, in linea con quelle di altre strutture analoghe regionali. A tracciare il bilancio funebre è il professor Fabrizio Pregliasco, il virologo supervisore reclutato dai vertici del Pio Albergo Trivulzio di Milano, da cui dipende direttamente la casa di riposo di via don Carlo Gnocchi, dove nelle scorse settimane sono arrivati i carabinieri del Nas di Brescia per valutare la situazione e raccogliere elementi nell’ambito dell’indagine coordinata dai pm milanesi sul direttore generale della Bagina Giuseppe Calicchio per epidemia colposa e omicidio colposo.
Inchieste analoghe riguardano anche altre rsa lecchesi. Dalla Procura di Lecco stanno raccogliendo elementi su quanto successo all’ospedale Alessandro Manzoni del capoluogo e al San Leopoldo Mandic di Merate dove si sono infettati 370 operatori sanitaria tra i circa 3mila totali. Al momento però non risultano indagati. Intanto ieri il numero dei contagiati in provincia di Lecco dall’inizio dell’emergenza è salito a 2.308, 10 in più rispetto all’altro ieri. A Como invece sono stati accertati 37 nuovi casi per un totale di 3.401 infetti da coronavirus.