Merate (Lecco), 13 settembre 2024 – Un paziente di trent'anni nelle notte ha aggredito un infermiere del Pronto soccorso di Merate, dopo essere stato visitato, curato e medicato. Gli operatori sanitari sono riusciti a difendersi e lui è scappato prima dell'arrivo dei carabinieri. Il trentenne si è presentato in Pronto soccorso con una ferita alla fronte e un taglio alla mano. Era agitato, a tratti esagitato, forse ubriaco o sotto l'effetto di sostanze proibite. Ha raccontato di essere caduto in bicicletta, ma le lesioni erano quelle di chi è stato pestato e accoltellato. Non ha voluto dire chi fosse né quanti anni avesse.
Dopo essere stato visitato, curato e medicato con punti di sutura sia in fronte, sia alla mano ha cominciato a mostrare segni di insofferenza e a diventare sempre più aggressivo: prima la voce alta, poi gli insulti e le minacce, infine ha tentato di scagliarsi contro in infermiere di turno, che però lo ha tenuto a distanza ed ha impedito che da verbale l'aggressione diventasse anche fisica.
Mentre gli altri operatori sanitari allertavano i carabinieri e i vigilantes non armati che svolgono servizio di sicurezza al San Leopoldo Mandic di Merate, il paziente è fuggito. E' stato rintracciato e identificato poco dopo. Abita nel centro storico di Merate. Sembra che prima di rivolgersi in Pronto soccorso abbia litigato con alcuni amici e che ad avere la peggio sia stato lui, perché appunto è stato picchiato e ferito. Voleva rifarsi sull'infermiere che lo ha assistito e i medici e gli operatori che invece lo hanno aiutato, ma per fortuna non ci è riuscito.