DANIELE DE SALVO
Cronaca

“Se torno a casa lui finisce di ammazzarmi”. Mamma di due bambini salvata in ospedale a Merate

Massacrata di botte dal marito, una donna di 30 anni è finita in Pronto soccorso. Dopo le cure è stata trasferita in una comunità protetta

La donna di trent’anni è stata ricoverata in ospedale al Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic di Merate

La donna di trent’anni è stata ricoverata in ospedale al Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic di Merate

Merate (Lecco) – “Se torno a casa, lui finisce di ammazzarmi”. Una donna di trent’anni è stata ricoverata in ospedale, al Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic di Merate. Con lei anche i due figli piccoli, delle elementari.

La trentenne, una cittadina straniera del Centro Africa che abita in un paese del Meratese, ieri mattina all’alba è stata massacrata di botte dal marito. La sua colpa? Non essere sempre a sua completa disposizione e non obbedirgli a comando. Non era nemmeno la prima volta.

I bambini, che dormivano, sono stati svegliati di soprassalto dal rumore sordo di schiaffi e pugni e dalle urla di dolore, dal pianto e dalle suppliche della madre: “Per favore, smettila, così mi uccidi”. La trentenne è riuscita a scappare di casa e portarsi via i bambini. Un’amica l’ha accompagnata in ospedale, dove è stata assistita dai medici e dagli operatori sanitari di turno al Pronto soccorso. Aveva il volto pesto e lividi su tutto il corpo. “Per favore, non fatemi andare via, non rimandatemi a casa – ha scongiurato in lacrime -. Se torno a casa, finisce che quello questa volta mi ammazza per davvero”. La giovane, dopo le cure, è stata successivamente portata in una comunità protetta, insieme ai due bambini.