DANIELE DE SALVO
Cronaca

Merate, l’ospedale Mandic diventerà un centro riabilitativo come villa Beretta

Lo ha annunciato il direttore generale Favini ai responsabili dei pochi reparti rimasti aperti

L'ospedale di Merate

Merate, 20 ottobre 2023 – “L’ospedale di Merate deve diventare come Villa Beretta". Villa Beretta è una clinica privata convenzionata per la riabilitazione che si trova a Costa Masnaga, a 15 km in linea d’aria e 25 minuti di distanza di strada dal Mandic.

A voler trasformare l’ospedale di Merate in un centro specialistico riabilitativo e di cura di malati cronici con malattie neurologiche e polmonari è Paolo Favini, direttore generale dell’Asst di Lecco, a cui fa capo anche il presidio. Lo ha rivelato l’altro giorno ai primari dei reparti e delle strutture che ancora restano al San Leopoldo Mandic.

Tutti si aspettavano che il super manager della sanità pubblica provinciale li incontrasse per affrontare con loro le annose questioni che stanno depotenziando il nosocomio e mettendo a dura prova camici bianchi e operatori sanitari che stoicamente resistono per continuare a offrire cure adeguate ai 120mila cittadini del territorio: dimissioni su dimissioni, anche di dirigenti e direttori strutturati e facenti funzioni, chiusura a tempo indeterminato della Psichiatria, Punto nascita a rischio, ricorso spropositato di gettonisti e liberi professionisti per garantire assistenza ai pazienti e attività clinica, ferie e riposi saltati, mancanza di investimenti strutturali e tecnologici.

 Invece, ancora una volta, il supermanager della salute dei lecchesi, ha sorpreso e deluso tutti. In buona sostanza ha ribadito che il suo progetto, sebbene lui sia in scadenza di mandato e verosimilmente a dicembre verrà scelto un suo sostituto, sia quello di trasformare un ospedale per acuti, cioè per chi soffre di malattie e problemi improvvisi che possono essere limitati nel tempo se adeguatamente trattati, in un cronicario o in una sorta di Umberto I di Bellano bis, che era un ospedale per acuti e ora uno scatolone in cemento pressoché svuotato di tutti e tutto