
Simone Bonfanti durante un lancio
Merate (Lecco), 28 maggio 2018 - Mai nessuno prima di lui in Italia era andato così veloce. Simone Bonfanti, 30 anni di Merate, è il primo paracadutista azzurro ad aver infranto la barriera dei 500 chilometri orari in caduta libera, l'undicesimo in assoluto in tutto il mondo, un'impresa ai limiti delle leggi della fisica. L'altro giorno in Germania, durante una gara nei cieli di Illertissen in Baviera, ha raggiunto i 508,05 km/h, stabilendo il nuovo record nazionale, che già comunque gli apparteneva, ma che ha migliorato ulteriormente, passando dai 456,96 centrati nell'estate 2017 ai 485,14 messi a segno lo scorso ottobre e infine appunto ai 508,05 di sabato. "Sono molto contento, superare i 500 chilometri orari era il mio obiettivo personale", commenta la saetta del paracadutismo tricolore, che è entrato a far parte anche della top ten dei paracadutisti più veloci di sempre nell'esclusivo club dello skydiving, una disciplina estrema che conta in tutto mezzo migliaio di atleti. Il proiettile umano brianzolo ha polverizzato i precedenti limiti senza alcun aiuto né un equipaggiamento particolare, semplicemente buttandosi in picchiata da un aereo da 4mila metri di quota, a testa in giù, o in head down come si indica in gergo, per fendere meglio l'aria, per poi aprile e spiegare la vela solo all'ultimo momento, a circa mille metri dal suolo. In realtà la sua velocità di punta è stata addirittura superiore ai 508 e rotti orari, che rappresentano solo la velocità media calcolata nel cosiddetto chilometro lanciato, tra i 2.700 e i 1.700 metri di quota.
di DANIELE DE SALVO