Nell’ospedale degli animali selvatici nel 2022 sono stati accolte più di mille bestiole in difficoltà. I veterinari e i volontari di Leidaa, la Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, nel 2022 nel loro Centro di recupero della fauna selvatica Stella del Nord di Calolziocorte hanno assistito 1005 animali, 120 dei quali sequestrati dagli operatori delle forze dell’ordine, tra cui 238 mammiferi e 644 uccelli. Tra i mammiferi ci sono 25 ungulati e 26 tra volpi e tassi, nell’insieme degli uccelli 73 rapaci e 75 acquatici. "Cifre che la dicono lunga sulla ricchezza e degli habitat montani, lacustri e boschivi che contribuiamo a preservare, in un Paese dove l’89% degli habitat terrestri e il 53% della fauna che ci vive sono, come confermano gli esperti di Ispra, "in cattivo stato di conservazione" - spiega l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, fondatrice e presidente della Leidaa e del Cras Stella del Nord di Calolzio, convenzionato per le province di Lecco e di Monza. "La nostra è una struttura di alto livello, sia dal punto di vista degli spazi che delle professionalità – prosegue la presidente di Leidaa -. Curiamo e accudiamo tutti gli animali, senza distinzione di specie o di pregio naturalistico: per scelta, sono trattati allo stesso modo il passero comune e il più maestoso e raro dei rapaci, il riccio trovato in giardino o il ghiro caduto dall’albero e il cervo o il camoscio. Sulla tutela degli animali selvatici in l’Italia dobbiamo compiere un grande salto culturale, per colmare ritardi e sconfiggere l’indifferenza".