Mandello del Lario (Lecco), 8 agosto 2017 - Il traguardo più importante l’ha raggiunto il 9 agosto 1948, alla Royal Regatta nelle acque di Henley on Thames, vicino a Londra. Quel giorno Giuseppe Moioli toccò il cielo con un dito vincendo l’oro olimpico nel canottaggio quattro senza. Oggi per lo storico campione è un altro giorno speciale perché soffierà sulla torta con novanta candeline, festeggiato da tutta Mandello. Questa sera, al Lido comunale, si terrà la cena di gala 8che salterà in caso di maltempo) proprio in onore dell’atleta che è entrato nella storia mondiale del canottaggio. Insieme a Elio Morille, Franco Faggi e Giovanni Invernizzi, tutti atleti della Canottieri Moto Guzzi, portò a casa un oro storico tuttora ineguagliato da ogni equipaggio azzurro che ha partecipato a quella gara alle Olimpiadi. Con Faggi fu poi ospite d’onore cinque anni fa ai Giochi di Londra, ma dopo la morte dell’amico, avvenuta lo scorso anno, è rimasto l’unico superstite di quella impresa. «Come premio per l’oro ci diedero un pollo che cucinammo in albergo la sera stessa – avevano raccontato i due canottieri –. Per noi fu una gioia immensa».
A soli tre anni dalla fine della seconda guerra mondiale quel regalo era stato particolarmente apprezzato dai quattro azzurri. Una vera festa per Moioli, che riuscì a festeggiare nel migliore dei modi il suo ventunesimo compleanno, quello della maggiore età, anche se con un giorno di ritardo. Il mandellese poi partecipò anche alle Olimpiadi di Helsinki quattro anni dopo, con gli stessi compagni di Londra, ma venne eliminato in batteria. Nel 1956 a Melbourne, invece l’equipaggio cambiò, e arrivò una medaglia “di legno” alle spalle di Canada, Stati Uniti e Francia. Con lui in Australia ci fu anche Giovanni Zucchi, bronzo poi a Roma 1960. Terminato di gareggiare, Moioli ha continuato a rimanere nella famiglia della Canottieri Moto Guzzi di Mandello dedicandosi, come allenatore, alla crescita dei giovani campioni in canotta rossa.