
Cernusco Lombardone, esami sull’animale anche se pochi sono i dubbi. Una vettura l’ha investita nel buio lungo la Provinciale numero 54 .
Il lupo è ritornato in Brianza. Anzi, la lupa. Ma purtroppo è già morta probabilmente investita. L’altra sera è stata ritrovata una carcassa probabilmente di un giovane esemplare di lupa di razza italiana. È stata rinvenuta lungo la Sp 54 a Cernusco Lombardone, ai margini del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, a pochi passi del centro abitato e da Merate. La carcassa è stata però prelevata e rimossa solo ieri mattina, dagli agenti della Polizia provinciale e dai veterinari di Ats della Brianza. "Canide strutturato", è il primo verdetto a occhio, ma gli esperti credono si tratti proprio di una lupa, non di un lupo cecoslovacco, poiché l’animale non aveva né il collare, né microchip oppure il tatuaggio identificativo. "È emersa l’opportunità di maggiori verifiche tecniche sulla carcassa allo scopo di verificare l’esatta specie animale nonché le cause di morte", spiega Giovanni Zardoni, presidente del Parco della Valcurone. I resti dell’animale sono stati trasferiti nella sede territoriale di Sondrio all’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, dove i veterinari e i tecnici di laboratorio la sottoporranno ad una sorta di autopsia e a tutti gli esami del caso per identificarne con precisione la specie. Già durante l’inverno tra il 2020 e il 2021, in pieno lockdown da pandemia, in zona, a Missaglia, era stato avvistato un lupo: era stato immortalato con le fototrappole e soprattutto ne erano stati riscontrati i segni su una decina di pecore sbranate. Era da un secolo che i lupi mancavano in Brianza, dopo che erano stati sterminati tutti. Successivamente però il lupo redivivo, probabilmente un giovane esemplare in dispersione in cerca di poter costituire un proprio branco, era sparito. "Non risultano, ad oggi, nemmeno denunciate predazioni sia di animali selvatici che di animali domestici o di allevamento", rassicura sempre Giovanni Zardoni. Del resto per tener lontani i lupi bastano recinti appositi e cani da guardia. Del rinvenimento sono stati informati i carabinieri della Forestale. Il ritorno del lupo in ogni modo, oltre ad essere ampiamente previsto oltre che auspicato, è ormai accertato nel Lecchese: è stato visto o sue tracce sono state riscontrare a Missaglia appunto, a Galbiate sul Barro, a Sueglio.