Morterone (Lecco), 24 febbraio 2024 – Morterone è isolata. L'unica strada di acceso al paese più piccolo d'Italia è chiusa per il forte rischio di valanghe. Negli ultimi giorno è caduta parecchia neve, che però, a causa del suo stesso peso, delle temperature e delle pendenze, rischia di crollare e travolgere eventuali automobilisti di passaggio. A decretare la serrata della Sp 63, la provinciale che collega Ballabio a Morterone, è stato Fabio Valsecchi, dirigente del settore Viabilità di Villa Locatelli: “Abbiamo dovuto chiuderla a scopo cautelativo in accordo con il prefetto, perché il bollettino stilato dagli esperti di Arpa Lombardia indica un pericolo di valanghe marcato”. Attualmente quindi non è possibile né andare a Morterone, né uscire dal borgo abbarbicato a mille metri di quota alle pendici del Resegone, dove ufficialmente risiedono 33 persone, tra cui anche una neonata. Chi non rispetta il divieto, lo fa a proprio rischio e pericolo. “Sp 63 chiusa per rischio slavine – è l'avviso diramato dal sindaco Dario Pesenti – Prestate molta attenzione”. Non è la prima volta che succede e non sarà l'ultima. La SP 63 è una stretta strada tutta curve e tornanti che si inerpica per 400 metri sul ripido fianco della montagna: basta una gelata o una nevicata per trasformarla in una pista da bob o in una trappola su cui possono riversarsi improvvise slavine. Sono già stati eseguiti diversi interventi di messa in sicurezza, ma in alcuni tratti mancano tettoie e bastioni paraslavine appunto. Chiudere la porta di ingresso e di uscita di Morterone è certamente un ulteriore danno per quanti lassù hanno deciso di stare nonostante i disagi, ma anche per i vileggianti che hanno case di vacanza e per quanti ogni fine settimana affollano il borgo per escursioni in montagna.
CronacaRischio valanghe, chiusa l'unica strada di accesso: Morterone resta isolata