DANIELE DE SALVO
Cronaca

Muore davanti alla moglie. Escursione fatale alla cascata

Un pensionato di Olgiate Molgora precipita per ottanta metri nel vuoto in Valsassina

Muore davanti alla moglie. Escursione fatale alla cascata

INTROBIO (Lecco)

È morto sotto gli occhi della moglie. Ieri pomeriggio Piergiorgio Mozzanica, un pensionato di 68 anni di Olgiate Molgora, ha perso la vita durante una gita in montagna a Introbio, in Valsassina. Insieme alla moglie Giovanna stava tornando da un’escursione alla cascata della Troggia, alle porte della Val Biandino, un vero e proprio spettacolo della natura citato pure nel 1495 da Leonardo da Vinci nei suoi appunti raccolti nel Codice Atlantico. I due brianzoli stavano scendendo dal sentiero sul lato destro della cascata, il Sentiero Paradiso, da cui si vede tutta la vallata della cascata: erano a circa 800 metri di quota, il 68enne, che camminava sul ciglio del sentiero, in quel punto molto esposto, è inciampato ed è precipitato giù nel dirupo sottostante per un’ottantina di metri, senza possibilità di scampo. La moglie non ha potuto nulla, non ha avuto nemmeno il tempo di allungare la mano per provare ad afferrarlo, perché è successo tutto in una frazione di secondo. Ha potuto solo vedere il marito sparire nel burrone e lanciare subito l’allarme.

"Aiutatemi per favore, aiutatemi, mio marito è caduto", è stato il suo appello disperato agli operatori del 112, il numero unico di emergenza. Si sono immediatamente messi in marcia i tecnici volontari del Soccorso alpino della stazione della Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana, mentre dalla base di Caiolo sono decollati i soccorritori dell’eliambulanza di Areu di Sondrio. Insieme hanno prima assistito la moglie sotto shock e poi recuperato il corpo del marito, un’operazione complessa a causa del terreno a strapiombo, del bosco e del buio. Già il pomeriggio prima gli angeli della montagna di Valsassina e Valvarrone erano stati impegnati in un lungo intervento per soccorrere 2 cercatrici di funghi finite in un canalone di 60 metri sui monti di Colico: hanno dovuto imbracarle e assicurarle con corde per riportarle sane e salve in una zona sicura. Venerdì della passata settimana, sempre in Val Biandino, aveva inoltre già perso la vita il premanese di 60 anni Daniele Tenderini, precipitato proprio nel torrente Troggia con un escavatore. Da inizio anno i tecnici della XIX Delegazione Lariana hanno già dovuto recuperare 20 persone morte sulle montagne lombarde.