DANIELE DE SALVO
Cronaca

Senza ossigeno nel travaglio, neonato muore durante il parto all’ospedale di Lecco

Il piccolo era sano e a termine, il decesso nel corso del cesareo disposto d’urgenza. L’Asst: "Caso di grave e infrequente complicanza". È il secondo episodio in tre mesi

Lecco, un neonato è morto durante il parto in sala operatoria

La mamma non ha potuto tenerlo in braccio nemmeno una volta da vivo, perché il suo bimbo è morto durante un parto cesareo d’urgenza. Le ostetriche le hanno permesso di adagiarselo sul petto solo per qualche secondo prima di portarglielo via, ma il suo cuoricino non batteva e i suoi piccoli polmoni che non avevano ancora mai inalato una boccata d’aria non respiravano. Un neonato è morto durante il parto cesareo d’urgenza a cui la madre è stata sottoposta per cercare di salvare sia lei, sia il bimbo che stava per nascere. È successo all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco il mese scorso, ma i dirigenti della sanità pubblica locale lo hanno rivelato solo ieri.

È il secondo caso del genere in tre mesi in uno dei due punti nascita dell’Asst Lecco: a maggio era successo lo stesso ad una neonata alla 36esima settimana di gestazione a rischio al San Leopoldo Mandic di Merate, che fa parte sempre dell’Azienda socio-sanitaria territoriale lecchese. E anche a febbraio 2022 una mamma aveva perso il bimbo durante un cesareo, di nuovo all’ospedale di Lecco, che è un centro di riferimento regionale che dispone della Terapia intensiva neonatale.

Il neonato è morto il 22 luglio. Durante la gravidanza non erano stati riscontrati problemi, la gestazione era a termine naturale, ma durante il travaglio le condizioni del bimbo sono peggiorate drasticamente perché è rimasto senza ossigeno. I ginecologi hanno quindi optato per il parto cesareo d’urgenza: il piccolo però durante l’intervento è deceduto. "Un caso di grave e infrequente complicanza della gravidanza", si limitano a spiegare in una nota Roberto Bellù, direttore del dipartimento della Donna e Materno infantile dell’Asst lecchese, e Antonio Pellegrino, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Lecco. "Per questo motivo è stato estratto con taglio cesareo", proseguono.

Il corpicino del neonato è stato sottoposto ad autopsia, come richiesto dagli stessi medici. Non si esclude che dalla Procura il magistrato di turno avvii un’inchiesta d’ufficio ora che è emerso l’accaduto, come successo per la neonata morta all’ospedale di Merate a maggio. Secondo gli esperti dell’Istituto superiore della sanità, la mortalità tra i nati mediante taglio cesareo si attesta sull’1,77 per mille. Tra l’ospedale di Lecco e quello Merate – dove da ormai tre anni non viene raggiunta la soglia minima dei 500 parti all’anno per mantenere un punto nascita - ogni anno nascono meno di duemila bambini, tuttavia negli ultimi tre mesi ne sono nati meno di 400: il dato è quindi al di fuori da ogni statistica e parametro di riferimento.