REDAZIONE LECCO

Caccia a chi ha ucciso Ambra De Dionigi, individuato il veicolo del pirata: un pulmino chiaro di un’azienda

I segni sono compatibili ma resterebbe ancora da stabilire chi fosse al volante e se sia accorto di aver travolto la ragazza

La ciclabile accanto alla Super 36 dove è stata falciata Ambra De Dionigi Aveva 29 anni

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Nibionno (Lecco), 26 gennaio 2025 –  Possibile svolta nelle indagini sul pirata della strada che l’antivigilia dello scorso Natale ha falciato e ucciso Bry, la 29enne di Pasturo Ambra De Dionigi, morta dopo essere stata travolta e abbandonata sul controviale della Statale 36 di Nibionno. A ormai più di un mese di distanza dall’incidente, l’investitore non si è fatto avanti, nonostante gli auspici sia di mamma Cinzia, la mamma di Ambra, sia di don Antonio Fazzini, il sacerdote che ha celebrato il suo funerale. “Non ho appelli da lanciare, la coscienza ce l’abbiamo, e se abbiamo un po’ di coscienza, devono dire, devono parlare”, le parole della mamma.

Auguriamoci che il responsabile abbia un ripensamento e che il rimorso di quanto ha commesso o la paura di essere arrestato, lo spingano ad assumersi le sue responsabilità”, quelle del don.

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A imprimere una svolta al caso sono stati gli investigatori dei carabinieri e i magistrati della Procura della Repubblica di Lecco, che avrebbero individuato il mezzo guidato dal pirata della strada. Ci sono riusciti con indagini alla vecchia maniera: fonti confidenziali, elaborazione con appositi programmi informatici delle poche immagini sgranate che hanno ripreso il mezzo, riscontri sul campo... Il veicolo sarebbe un pulmino di colore chiaro. I segni riscontrati risulterebbero compatibili con un investimento e con i frammenti di carrozzeria rinvenuti sula scelta dell’incidente. Si tratterebbe di un mezzo aziendale, intestato a una società, non a un privato. Per questo non sarebbe certo chi lo guidasse quella notte, nonostante i possibili sospetti e i dubbi. Da subito si è infatti ipotizzato che a travolgere Ambra sia stato uno dei tanti clienti abituali degli spacciatori del boschetti della droga a ridosso della Superstrada. Chi di preciso al momento tuttavia non si sa con certezza, nonostante l’individuazione del pulmino e, di conseguenza, di un numero circoscritto di sospettati. Da stabilire inoltre se il pirata si sia accorto di aver investito Ambra, sebbene l’impatto sia avvenuto ad una velocità tale che difficilmente chi era al volante non abbia potuto realizzare di aver urtato qualcuno.