Nibionno, 27 marzo 2025 – Lei, 35 anni, ha il volto irrimediabilmente sfregiato, lui, 40, che è corso a difenderla, è vivo per miracolo. A conciarli in quel modo è stato “il biondo”, un italo marocchino di 22 anni. Il motivo? Qualche grammo di droga. È successo l'estate scorsa nei boschi della droga della Brianza a Nibionno.
Una violenta aggressione in seguito alla quale i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Merate hanno scoperchiato una sorta di vaso di Pandora dello spaccio. A gestire il giro di droga erano in sei, con età compresa tra i 22 e i 41 anni. Quattro sono stati arrestati, due risultano latitanti, uno in Spagna, l'altro probabilmente ancora in circolazione in zona.
I traffici
Centinaia le cessioni di dosi documentate, dalla cocaina all'eroina, dall’hashish alla marijuana. La bianca, il latte, la nera, il caffè, la frutta, il fumo... i nomi “in codice” dati ai diversi tipi di sostanze stupefacenti per ordinarli al telefono e poi passare a ritirarli. Rogeno, Colle Brianza, Nibionno, Bosisio Parini, Costa Masnaga invece le piazze dello spaccio, o meglio, i boschi dello spaccio.
“Zone di confine tra le province di Lecco, Como e Monza per attirare più clienti”, sottolinea il colonnello Nicola Melidonis, comandante provinciale dei carabinieri. “L'attività di indagine è scaturita da un episodio estremamente violento”, aggiunge Ezio Domenico Basso, il procuratore capo.
La scintilla
È scaturita cioè dall'aggressione a una cliente 35enne sfregiata con i cocci di una bottiglia di vetro di birra e a un suo amico 40enne intervenuto per proteggerla, colpito a mazzate in testa, rimasto a lungo in coma e non ancora ripresosi, perché dovrà essere sottoposto ad altri interventi chirurgici.
“Abbiamo documentato fino a 100 episodi di spaccio al giorno, con guadagni dai 3mila ai 5mila euro ogni giorno appunto – spiega il capitano Giovanni Casamassima, comandante della compagnia di carabinieri di Merate – Abbiamo sequestrato un chilo di droga”.
I metodi
Un'organizzazione quella dei sei studiata fin nei minimi dettaglio, di livello superiori rispetto ai soliti spacciatori: auto noleggiate da prestanome per spostarsi, turni per presidiare 24 ore su 24 le piazze di spaccio, machete e coltelli per difendersi, vedette e approvvigionamento continuo di cibo, acqua e droga per “tenere aperto” giorno e notte il bazar della spaccio.
Uno dei 4 arrestati era già in carcere, due sono stati catturati in un appartamento a Saronno e il quarto è stato fermato a Costa Masnaga dove abita.