DANIELE DE SALVO
Cronaca

Niente fondi all’impresa della ’ndrangheta

Lecco, quinta interdittiva antimafia per la Edilnord di Angelo e Daniele Musolino, figli di Vincenzo. "Non meritevole di erogazioni"

LECCO

di Daniele De Salvo

Niente finanziamenti o aiuti di Stato né appalti pubblici per l’impresa di famiglia, anzi di “famigghia“. Il prefetto di Lecco ha emesso una nuova interdittiva antimafia, la quinta, contro i lecchesi Angelo e Daniele Musolino di 41 e 39 anni e la loro Edilnor, società edile del Bione di costruzioni, demolizioni, movimento terra e recupero di rifiuti. I due sono figli del 67enne Vincenzo Musolino, che è stato, per magistrati e giudici, la “mente finanziaria“ del cognato Franco Coco Trovato, padrino della ’ndrangheta lombarda che a 74 anni sta scontando il fine pena mai dopo essere stato arrestato insieme a lui nel 1992 durante la retata di Wall Street.

Sia il padre, sia loro, sia la loro Edilnord compaiono inoltre negli atti d’inchiesta di “Metastasi“ del 2014: l’altro cognato Mario Trovato, uno dei fratelli minori considerato l’erede del capo dei capi all’ergastolo – morto di Covid a dicembre a 71 anni mentre era detenuto – aveva infatti affidato proprio a lui e ai nipoti i lavori per la sistemazione del pratone di Parè a Valmadrera. Aveva quote della srl fondata nel 1990 pure il fratello più piccolo Michele, che ha 32 anni, ma nel settembre 2020 le ha cedute.

Nonostante i precedenti provvedimenti, tra cui il blocco nel maggio 2020 di un prestito garantito statale di 160mila euro, null’altro è tuttavia cambiato negli assetti e i legami restano sempre gli stessi. Angelo Musolino, legale rappresentante dell’azienda, in realtà aveva presentato istanza di ammissione al controllo giudiziario, che è una sorta di commissariamento, la pratica tuttavia è stata cassata perché inammissibile.

"La ricognizione informativa ha consentito di accertare la stabilità dell’esposizione alla contaminazione mafiosa della società, che la rende pertanto non meritevole di erogazioni e concessioni pubbliche né di intrattenere rapporti con la pubblica amministrazione", spiega in una nota la capo di gabinetto della Prefettura Marcella Nicoletti. Degli accertamenti si sono occupati gli esperti del Gia, il Gruppo interforze antimafia coordinato da una dirigente della Prefettura di cui fanno parte un commissario della Dia di Milano e gli investigatori di Questura, Arma e Finanza.

La Edilnord conta 6 dipendenti e 2 collaboratori e nel 2019 vantava un fatturato di un milione e mezzo, in crescita del 15% come tutti i principali indicatori finanziari, con un attivo circolante di 2 milioni e mezzo segno che, nonostante alcuni debiti, in tanti hanno continuato e continuano a farci affari.