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La raccolta firme lanciata da nonno Fulvio Fontana
Robbiate (Lecco), 17 febbraio 2025 – Nonno Fulvio è l’eroe dei bambini e dei ragazzini di tutta Italia. Vuole salvarli dai troppi compiti di scuola. E con loro vuole salvare anche i genitori e i nonni che li aiutano quando tornano a casa.
Sta raccogliendo firme che presenterà poi in Senato, per chiedere una nuova legge anti-compiti, come del resto prevedono già molte circolari ministeriali, che però vengono spesso disattese. «Non sono contro i compiti a casa, ma sono veramente troppi – spiega nonno Fulvio -. Gli alunni di oggi non hanno più una vita né tempo per giocare e divertirsi. Finiscono le lezioni alle 4 di pomeriggio, ma appena tornano a casa devono mettersi a studiate fino a sera».
Fulvio Fontana ha 64 anni e abita a Robbiate. Parla per esperienza, perché spesso aiuta a studiare sia Crystal, la sua nipote di 13 anni che frequenta le medie, sia Leonardo, il nipotino che di anni ne ha 8 e va alle elementari.
«Mi è capitato di dovermi imporre io affinché smettessero di fare i compiti o di studiare per interrogazioni o verifiche dopo cena per la mattina seguente, perché non è possibile siano obbligati a stare sui libri e i quaderni fino alle 21», racconta nonno Fulvio.
Le sue richieste sono di buon senso: «Chiedo che vanga diminuito il carico di compiti a casa, dalle elementari fino alle superiori, che vengano suddivisi bene, non tutti insieme e che non ne vengano dati per i giorni subito dopo le festività, così che gli scolari possano godersi i genitori, i parenti e le feste in serenità, senza ansia».
È previsto da diverse circolari ministeriali, come la 62, la 170, 170, la 177... che tuttavia non vengono applicate. Nonno Fulvio chiede pure che il voto in religione contribuisca alla media: «Visto che si studia, non capisco perché non debba essere calcolato». Tutti i venerdì nonno Fulvio con il suo banchetto è a Robbiate, fuori da scuola, per raccogliere le firme. Al momento è arrivato a un centinaio.