di Daniele De Salvo
Urla, insulti, minacce, spintoni, mani addosso e un telefono fracassato. Un paziente violento l’altra sera ha aggredito e terrorizzato il medico di guardia, i sanitari in servizio e gli altri pazienti ricoverati al Pronto soccorso dell’ospedale di Merate. A seminare il panico è stato un marocchino di 29 anni di Robbiate, trasferito al San Leopoldo Mandic in ambulanza dopo essere stato recuperato in strada dai soccorritori di Areu poiché sosteneva di essere stato investito. Non era vero niente, non aveva nemmeno un graffio, era solo ubriaco fradicio. Mentre gli operatori sanitari lo stavano comunque assistendo, il 29enne li ha assaliti, prima a maleparole, poi fisicamente, con manate e spinte: ha scaraventato un’infermiera a terra e a un altro infermiere ha strappato di mano il cellulare e glielo ha scagliato sul pavimento, mandandolo in mille pezzi. "Voi dovete curarmi – ha urlato e rimarcato più volte -. Io vi pago con le mie tasse che verso nel vostro Paese!". Lo straniero ha pure filmato con il proprio smartphone e importunato le altre persone in visita.
Infermieri e oss si sono preoccupati soprattutto di proteggere proprio gli altri pazienti, che hanno messo tutti al sicuro nelle sale d’ermergenza. Per neutralizzare e mettere alla porta il 29enne è subito arrivata la guardia giurata che svolge servizio di sicurezza in ospedale, reclutata proprio per difendere i sanitari. "Esprimiamo la ferma condanna a qualsiasi forma di aggressione fisica e verbale rivolta ai nostri professionisti che, quotidianamente, si prendono cura della salute e del benessere collettivo – sono le parole dei dirigenti della direzione strategica e medica di presidio -. Siamo impegnati a garantire la sicurezza del personale sanitario, auspicando anche una presenza più costante delle forze dell’ordine all’interno dei Pronto soccorso per un pronto intervento in caso di agiti violenti spesso imprevedibili. Esprimiamo il nostro più sincero ringraziamento all’operatore di guardiania presente e alle forze dell’ordine allertate per la tempestiva risposta e assistenza a quanto accaduto".