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Anziana truffata da un finto carabiniere
Olgiate Molgora (Lecco), 23 marzo 2024 – I vicini di casa hanno fermato un finto carabiniere che aveva appena truffato e derubato una quasi centenaria. E' successo venerdì mattina a Olgiate Molgora. In manette è finito un 40enne pugliese, preso poi in custodia dai carabinieri, quelli veri.
La truffa
Prima di presentarsi a casa di una vedova di 98 anni, il sedicente carabiniere si è fatto preannunciare con una telefonata da una complice che si è spacciata per avvocato. “Buon giorno signora, sono un avvocato, hanno arrestato sua figlia – ha spiegato alla 98enne la voce dall'altro capo del telefono -. Per liberarla occorre che paghi una cauzione. Tra poco passerà un carabiniere a ritirare i soldi”. Il trucco è sempre lo stesso, ma funziona sempre. La vittima di turno, presa dal panico per le sorti della figlia, ha racimolato tutti i soldi che aveva in casa e anche alcuni gioielli e oggetti di valore. Pochi minuti dopo si è palesato di persona il truffatore.
La scoperta della truffa
Proprio mentre l'imbroglione se ne stava per andare, è però arrivata a casa della madre la figlia, che ha 72 anni e lo incrociato sulla porta. “Mamma, ma chi è quello?”, ha chiesto la figlia alla madre appena entrare in casa. Alla domanda e soprattutto alla vista della figlia, la 98enne che è molto lucida nonostante la ragguardevole età, dopo un momento di esitazione, ha subito intuito la situazione e di essere stata imbrogliata e derubata. “Aiutatemi, aiutatemi – ha cominciato ad urlare con tutto il fiato che aveva in gola -. Mi hanno derubato, aiutatemi per favore”. Il truffatore ha intuito la malaparata e ha provato ad accelerare il passo.
La cattura
Due vicini di casa della signora che si trovavano già per strada appena hanno realizzato quanto accaduto hanno bloccato l'estraneo. A loro si sono poi aggiunti altri residenti e passanti. Il finto carabiniere ha provato a divincolarsi per scappare, utilizzando pure le maniere forti, ma non è servito a nulla. Nel frattempo nel giro di pochi minuti sono arrivati pure i carabinieri in divisa a bordo delle auto ufficiali, che hanno preso in consegna il truffatore, lo hanno portato in caserma, lo hanno dichiarato in arresto e lo hanno trasferito in carcere a Pescarenico. L'accusa per lui è quella di rapina, perché è ricorso alla violenza per provare a fuggire e tenersi i soldi.