
La polizia di Lecco
Olginate (Lecco), 3 giugno 2016 – Sono accusati di aver rubato tonnellate e tonnellate di materiale ferroso. I furti sono stati messi a segno il 14 giugno 2015 in un'azienda di Monte Marenzo, la Csm Europe, il 29 dello stesso mese alla Spreafico di Calolziocorte, il 14 di luglio alla torneria automatica Scaccabarozzi Isidoro di Olginate e infine l'8 gennaio del 2016 alla Leggeri attrezzeria meccanica Brembate. Nel primo caso avrebbero messo le mani addirittura su 200 quintali di scarti metallici, nel secondo su 500 euro di rottami, nel terzo su 14mila chili e nell'ultimo su una misura imprecisata. In manette sono finiti Emiliano Piceni di 39 anni, difeso da Francesca Rota, Filippo Crisafulli di 57, difeso da Vanessa Bonaiti del foro di Bergamo e Aurelio Previati di 47, che si è affidato all'avocato di fiducia Marilena Guiglielmana. Abitano tutti ad Arcene, nella Bergamasca. Li hanno arrestati mercoledì all'alba gli agenti della Polizia stradale di Lecco in base ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip Massimo Mercaldo all'inizio di settimana scorsa su richiesta del sostituto procuratore Paolo Del Grosso. Devono rispondere di furto aggravato in concorso. Quest'oggi durante l'udienza di convalida si sono avvalsi tutti della facoltà di non rispondere. «Ieri, il 2 giugno, era festa – spiega l'avvocato Marilena Guglielmana -. Non abbiamo nemmeno avuto modo di leggere gli atti». A quanto pare i militari li avrebbero tenuti d'occhio già a partire dal primo colpo. In base a quanto emerso avrebbero fatto sparire interi cassoni e container in cui venivano ammassati scarti di lavorazioni. di D.D.S.