
Lecco, il confronto con i vertici di Navigazione laghi sulle alternative. Il capoluogo ha un attracco da sfruttare. Mancano però battelli e marinai .
L’acqua invece dei binari, battelli al posto dei treni. Perché il Lario non è solo per i turisti. Il lago può all’occorrenza diventare anche un’alternativa per i pendolari orfani della linea Lecco – Sondrio, che dal 15 giugno al 15 settembre verrà completamente chiusa per interventi infrastrutturali olimpici. A puntare, almeno in parte sulle corse in traghetto tra i paesi soprattutto de Centro Lario, coma Varenna e Mandello, è il consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, che ha incontrato Pietro Marrapodi, il gestore governativo della Navigazione Laghi, i cui capitani di vascello, mozzi e motoristi svolgono servizio di navigazione pubblica sul lago. Due i temi all’ordine del giorno della riunione: il punto della situazione della Navigazione sul ramo lecchese del lago e appunto eventuali nuove rotte che possano sostituire almeno in parte i collegamenti che verranno sospesi sulla Lecco – Sondrio. Tre le proposte: l’incremento dei collegamenti via lago tra Lecco e Bellagio, per valorizzare la città dei Promessi sposi come hub strategico per la mobilità lacuale; un piano d’emergenza per sfruttare le corse della Navigazione in caso di criticità viabilistiche o ferroviarie; il potenziamento della tratta tra Lecco, Mandello, Varenna e viceversa con imbarcazioni veloci. "Lecco ha infrastrutture pronte, una posizione favorevole e un potenziale enorme per il servizio di navigazione – spiega Zamperini -. La navigazione sul lago non è solo turismo: è mobilità sostenibile, sicurezza e sviluppo del territorio". Per tradurre in realtà le proposte mancano tuttavia sia imbarcazioni, sebbene sia in fase si individuazione un’area per un possibile nuovo cantiere navale in aggiunta a quello in fase di potenziamento di Dervio, che marinai, nonostante ne siano stati formati e reclutati 52 nuovi solo l’anno scorso. I traghetti non saranno inoltre mai veloci né capienti tanto quanto i treni. "È stato un confronto molto positivo – esprime comunque soddisfazione il consigliere regionale -, un primo passo per attuare soluzioni concrete e migliorare l’offerta di mobilità sul nostro territorio". Intanto però il fine corsa sulla Lecco – Sondrio si avvicina in fretta e migliaia di pendolari e turisti non sanno ancora se e come potranno viaggiare. Daniele De Salvo