"And the winner is Stefano Panzeri". L’attore brianzolo di Merate trasferitosi a Olgiate Molgora Stefano Panzeri (foto), 45 anni, ha vinto il "Premio Oscar" danese come miglior attore.
Ai premi e ai riconoscimenti in Italia e all’estero, Stefano è abituato, perché ne ha conquistati tanti, ma è la prima volta che ne riceve uno come attore di film, perché lui solitamente calca i palcoscenici non i set cinematografici. Il film che gli è valso la statuetta si intitola "7 hours". In gergo è un mediometraggio. È stato girato in appena dieci notti tra Torino, Zurigo, il Monferrato e Milano. Il film è stato presentato tra i vari concorsi anche alla quinta edizione del Luminous Frames, un festival internazionale di cinema che si è svolto a Tblisi in Georgia. Si tratta infatti di un festival itinerante.
"La mia prima statuetta per uno dei miei primi lavori in questo ambito arriva dal cinema, da un festival internazionale danese", racconta Stefano, che ha un master in Letteratura, un diploma all’Accademia teatrale veneta e una specializzazione in Commedia dell’arte. Stefano, che con la sua arte ha letteralmente girato il mondo, non ha potuto ritirare il premio di persona perché ha appreso tardi la notizia: l’ha scoperta sui social prima ancora che gli venisse comunicata ufficialmente. Come per i vincitori della cerimonia all’Academy Award, pure Stefano è tenuto a dedicare il premio a qualcuno: "Lo dedico alla mia famiglia che si è sorbita le mie dieci notti di lavoro, ai miei giovani compagni di lavoro, al mio collega Alessio, il mio figlioccio imbronciato, anche lui giovane professionista e anche lui miglior attore". Oltre a lui è stato infatti premiato anche il collega attore che con lui ha interpretato il film. Stefano ha interpretato il ruolo di un papà divorziato, il coprotagonista di suo figlio. D.D.S.