
L'ospedale di Merate
Lecco, 14 giugno 2023 – Caro direttore generale ti scrivo. A scrivere al direttore generale dell’Asst di Lecco Paolo Favini (in scadenza di mandato) sono 18 tra medici e infermieri del Dipartimento di salute mentale, dopo l’annuncio che la Psichiatria dell’ospedale di Merate non riaprirà più i battenti. E non è una bella lettera. Nella missiva confidano di essere "disgustati da una gestione incapace e pressapochista" che ha fatto letteralmente scappare gli specialisti.
Denunciano inoltre "una struttura con l’acqua alla gola, che lavora in emergenza continua" e "un clima di tensione". I problemi non riguardano solo il reparto del San Leopoldo Mandic: l’ambulatorio di Calolziocorte è stato chiuso e sono stati ridimensionati diversi servizi.
Al Cps di Lecco ci sono solo 4 psichiatri, almeno due in meno di quanti dovrebbero essere, che assistono tra l’altro pure gli utenti degli ambulatori di Oggiono, Bellano, Introbio e del carcere di Pescarenico, più le guardie notturne in reparto a Lecco. Al Cps di Merate invece sono “sopravvissuti“ due specialisti sui cinque assegnati, "che devono gestire le migliaia di pazienti in carico tra cui molti con bisogni multidisciplinari importanti".
Sono rimasti inoltre solo sette infermieri su nove, impegnati a garantire assistenza spesso a casa dei pazienti. "I numeri attuali non possono garantire il diritto alla salute mentale, né tanto meno la prevenzione", avvertono i professionisti superstiti.
"Lo stato di affanno è sotto gli occhi di tutti – proseguono i 18 firmatari della lettera aperta – ma sembra toccare solamente gli utenti e i loro parenti; per chi governa il sistema sanitario la loro e nostra condizione di sofferenza è una questione di secondaria importanza". Perché alla fine a rimetterci sono proprio i pazienti e i loro familiari, trattati come cittadini meno meritevoli a cui non viene garantito il diritto costituzionale alla salute e alla sanità pubblica. È la prima volta che dipendenti dell’Asst lecchese divulgano una lettera simile contro un loro manager, segno che anche chi è abituato ad affrontare e curare stress, depressione e momenti di fragilità umana e mentale non ne può veramente più.