DANIELE DE SALVO
Cronaca

Gli ''angeli del San Michele'' al lavoro nel vuoto per salvare il ponte di Paderno

Gli specialisti della Euroedile hanno lavorato a 85 metri di altezza per allestire i ponteggi

Il San Michele durante i lavori al piano viario

Paderno d'Adda (Lecco), 8 aprile 2019 – Sono gli gli “ angeli del San Michele”, che per quaranta giorni hanno lavorato sospesi nel vuoto a 85 metri di altezza come funamboli per allestire ponteggi e impalcature necessari alla ristrutturazione e al consolidamento del ponte tra Paderno d'Adda e Calusco. GLI ANGELI DEL SAN MICHELE - Si tratta di una quindicina di tecnici e manovali altamente specializzati della Euroedile di Postioma di Paese, in provincia di Treviso, leader nel settore a livello europeo. Sono loro che hanno realizzato 10mila metri quadrati di ponteggio sospeso per “ingabbiare” la “torre Eiffel della Brianza” e rivestire l'arcata con una struttura dal peso di oltre 6mila quintali. I quindici specialisti hanno sviluppato complessivamente una superficie di ponteggio di 17.600 mq, come se avessero ricoperto l’intera Piazza del Popolo di Roma

Il San Michele dal drone
Il San Michele dal drone
EUROEDILE - “Si tratta di un ponte unico nel proprio genere, dove si incontrato tutte le difficoltà immaginabili – spiega l'amministratore delegato della società veneta fondata nel 1986 Nereo Parisotto di 59 anni -. Lavorare a quasi un centinaio di metri, su una struttura piena di curve richiede i massimi requisiti di sicurezza ma anche grandi abilità da parte dei tecnici e degli operai”. Il ponteggio è stato progettato ad hoc nell'ufficio tecnico diretto dall’ingegner Alessandro Zanatta. “E' stato pensato e realizzato per restare a lungo e non essere smontato durante le varie fasi del restauro”, aggiunge il capo cantiere di Euroedile al ponte Lorenzo Munarin. IL COMMISSARIO - Grazie alla messa in sicurezza della struttura con i ponteggi sono state realizzate le due piste ciclabili larghe due metri e mezzo e la corsia pedonale larga un metro che sono state inaugurate a fine marzo alla presenza di Maurizio Gentile, commissario straordinario del San Michele e amministratore delegato di Rfi, ente proprietario dell'infrastruttura. “Il ponte San Michele sull'Adda è una testimonianza di archeologia industriale, di ingegneria, che è un fiore all'occhiello per l'Italia – spiega l'ad di Rfi -. Può diventare patrimonio Unesco dell'umanità. Spero che il nostro intervento contribuisca a far sì che questo sogno si realizzi”. LA SOCIETA' APPALTRATRICE “E’ una sfida molto importante – aggiunge Fabrizio Notari dalla Luigi Notari, la Spa appaltatrice incaricata dai vertici di Rfi dell'intervento di restauro, per la quale hanno lavorato i tecnici della Euroedile -. La stiamo affrontando in maniera in maniera positiva sotto tutti i profili”. “Siamo orgogliosi di essere stati scelti per la messa in sicurezza di questo meraviglioso ponte che considero un’opera d’arte – aggiunge il patron di Euroedile -. Credo sia stata premiata la nostra esperienza soprattutto in cantieri e situazioni ai limiti per le quali siamo specializzati”.