DANIELE DESALVO
Cronaca

Lecco, il palazzotto che fu di don Rodrigo diventa un centro di Cybersecurity

Dopo diverse trasformazioni nel tempo il maniero, ora comunale, cambia ancora pelle

L’assessore al Patrimonio di Lecco Maria Sacchi

Giustizia è definitivamente fatta. Quattro secoli dopo i misfatti raccontati nei Promessi sposi, il palazzotto di quel don Rodrigo che ha impedito a Renzo e Lucia di sposarsi con l’aiuto dei suoi bravi e la complicità di don Abbondio, diventa un centro di formazione in cybersecurity. È un po’ come per i beni confiscati ai mafiosi che diventano strutture pubbliche con finalità sociali, di cui Lecco è piena. Il palazzotto, dal 1982, appartiene ai lecchesi perché donato al Comune: è stato sede del Centro innovazione Lecco, del Coni, dello Sci club, ma attualmente di fatto è dismesso. Per recuperarlo, trasformarlo e gestirlo si sono fatti avanti, rispondendo a una manifestazione pubblica di interesse, gli imprenditori di una società informatica lecchese: la Alleatech. Sono pronti a sborsare mezzo milione per riqualificare il compendio, aprirlo ai visitatori e renderlo appunto una scuola contro i criminali della rete, che, in fondo, sono i novelli don Rodrigo e bravi.

In realtà da parecchio non resta più nulla di quel cupo edificio del Cinquecento, "con la sua torre piatta, elevato sopra le cosucce ammucchiate alla falda del promontorio che, pareva un feroce che, ritto nelle tenebre, in mezzo a una compagnia d’addormentati, vegliasse, meditando un delitto", descritto dal Sommo per vendetta contro i nobili rivali dei suoi avi. E’ passato più volte di proprietari in proprietari, è stato continuamente rimaneggiato e tra il 1937 e il 1938 è stato abbattuto e ricostruito da capo su progetto del celebre architetto razionalista Mario Cereghini. Ha cambiato anche il nome: si chiama Villa Guzzi, come uno dei suoi ultimi proprietari Ulisse Guzzi, patriota, partigiano e figlio del fondatore della Moto Guzzi.

«Villa Guzzi finalmente apre le porte al mondo dei giovani, dei professionisti, della pubblica amministrazione con un progetto di formazione legato alla cybersecurity – commenta l’assessore al Patrimonio di Lecco, Maria Sacchi -. Il progetto prevede la riqualificazione dell’immobile e del parco circostante sullo stesso livello". Oltre alla villa padronale da 360 metri quadrati, l’ex palazzotto di don Rodrigo comprende una depandance da 130 mq, un terreno di due ettari e mezzo, serre e un rustico.