
Olginate, il sindaco Marco Passoni (nel riquadro) ha vietato le partite di calcio in piazza
Olginate, 12 aprile 2025 – “A questo gioco al massacro io non ci sto”. A sentire il dovere di non starci, e di dare l’allarme è il sindaco di Olginate Marco Passoni, che non accetta di passare per quello che non vuole far giocare bambini e ragazzini in piazza, né tollera che il paese che amministra e rappresenta venga additato come il posto dove il divertimento dei più piccoli è messo al bando.
A scatenare il caso che hanno valicato i confini comunali e provinciali è stato un cartello comparso nei giorni scorsi sul lungolago: “La quiete e il decoro sono diritto di tutti. Sono vietati gli schiamazzi, il gioco del pallone e i giochi rumorosi in generale. I trasgressori saranno puniti con sanzioni amministrative da 100 a 600 euro”.
“Non ricordo che il nostro Comune sia mai finito sulla stampa nazionale per parlare di tutte le risorse e di tutti i progetti che dedichiamo al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza – passa al contrattacco il sindaco -. Non ricordo di essere mai stato contattato da una giornalista, escluse le testate locali, per parlare della nuova mensa, della nuova palestra, della riqualificazione del lungolago e dei suoi parchi gioco.
Non ricordo titoli roboanti riguardanti le attività delle nostre scuole e associazioni dedicate al mondo dei più piccoli. Ma è bastato un cartello, poco più grande di un A4, per scatenare un putiferio e un’ondata di fango che non ci meritiamo”.
In realtà non ha cercato altro di regolamentare una situazione che stava sfuggendo di mano con bambini che usano i lampioni come canestri, le serrande dei box privati come porte da calcio e una piazza dove circolano auto come parco giochi.
“Anche noi siamo stati bambini e ne abbiamo combinate di cotte e di crude, ma eravamo circondati da adulti in grado di aiutarci a comprendere quando stavamo magari esagerando”, è lo sfogo di Passoni. Il primo cittadino respinge al mittente pure le accuse di chi mischia la questione gioco allo spaccio.