Centinaia di studenti e lavoratori che viaggiano sulla linea Lecco – Como l’altro pomeriggio e l’altra sera sono rimasti a piedi, perché non sono state rispettare le fasce di garanzia durante lo sciopero indetto nella giornata di lunedì. Lo denunciano dal Comitato dei pendolari della Lecco Como. "La nostra solidarietà al capotreno aggredito, la sicurezza è un diritto fondamentale, e ci uniamo alla richiesta di azioni concrete per garantire la protezione di lavoratori e viaggiatori – spiegano -. Ma è inaccettabile che non siano state rispettate le fasce di garanzia sulla linea Como - Lecco. Tutti i treni che dovevano circolare dopo lo sciopero sono stati soppressi, a parte uno, l’ultimo da Como a Lecco, che non ferma nemmeno in tutte le stazioni". Inutile cercare informazioni sui monitor: le indicazioni non erano aggiornate e non rispecchiavano la situazione effettiva. "I viaggiatori non possono essere sempre le vittime di gestioni approssimative e disservizi", rimarcano dal Comitato. Pensare che la linea ha ripreso le sue corse solo da un paio di mesi, dopo essere rimasta chiusa dallo scorso 9 giugno all’8 settembre, per una serie di interventi di manutenzione straordinaria e potenziamento infrastrutturale fra le stazioni di Albate e Molteno. Ieri non è andata meglio nemmeno ai pendolari che hanno scelto di andare a Milano in auto: sulla Statale 36 a causa di interventi di asfaltatura in direzione sud svolti in orario di punta, tra Molteno e Veduggio si è formata una coda chilometrica.
Daniele De Salvo