Franco Galbusera con le sue pecore
Pasturo, 3 maggio 2019 - Il buon pastore di Pasturo multato a causa della pecorella smarrita a Montevecchia. A dover mettere mano al portafogli è Franco Galbusera, 63 anni di Pasturo appunto, titolare di un’impresa agricola e allevatore, uno degli ultimi della Valsassina (e non solo) che mantiene ancora viva la tradizione della transumanza. L’altro giorno una delle pecore del suo gregge accampata in un recinto allestito in un prato tra Calcherza e Ostizza di Montevecchia è scappata senza che nessuno riuscisse a fermarla. Il buon pastore, dopo essersi assicurato che altri ovini non potessero seguire l’esempio della fuggitiva, ha provato a inseguirla e cercarla, proprio come nella parabola della pecorella smarrita raccontata nel Vangelo di Matteo. Inizialmente però non è riuscita a rintracciarla. L’animale è stato ritrovato e recuperato solo nella giornata di ieri, dopo più di un giorno di latitanza a Olginate, a una quindicina di chilometri di distanza dal luogo da dove è scappata, grazie anche alle ripetute segnalazioni di diversi automobilisti che l’hanno avvistata più volte pascolare lungo le strade del Meratese e dell’hinterland Lecchese.
Rintracciata e recuperata la pecora scappata dalla transumanza, Franco Galbusera l’ha riportata con il resto del gregge. A differenza del pastore descritto nella parabola evangelica lui però non ha potuto festeggiare molto. I carabinieri infatti gli hanno notificato una multa per omessa custodia e mal governo di animali, che va da 25 a 258 euro, circa un terzo del valore stesso della pecora in fuga. tutto sommato può però ritenersi quasi fortunato, non solo perché ha ritrovato l’animale - cosa peraltro che più gli premeva - ma anche perché un tempo l’omessa custodia di animali era un reato penale per il quale era previsto la denuncia, non una semplice sanzione amministrativa. E qui il conto sarebbe stato un vero salasso.